Discussione: Giovedì 5 maggio a Milano
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06-05-11, 15:58 #21
@ salvatore
@ fonzie
Il piacere è stato del mio team e mio! Grazie per la vostra calda partecipazione.
Tiziano..se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.
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06-05-11, 17:53 #22
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bello, interessante e tutto ben organizzato
da semplice "interessato" all'argomento da oggi mi concentrerò al massimo per riuscire a "capirci" qualcosa di più
UNa domanda, Tiziano, se posso: hai parlato più volte di Cigno Nero, quindi volevo chiederti se hai letto i libri di Taleb e cosa ne pensi, sia come autore sia come idee e concetti che spiega nei suoi libri.
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06-05-11, 18:57 #23
Credo sia una persona geniale, un ottimo filosofo ed un altrettanto ottimo scrittore. Ritengo che quando scrive sul trading in opzioni sbagli alcuni concetti che "teoricamente" possono essere condivisi ma nella pratica non valgono.
In aprticolare non mi trova d'accordo sul fatto che comperare opzioni tanto OTM prima o poi ti farà guadagnare in quanto arriverà il cigno nero.
Sicuramente da leggere!..se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.
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07-05-11, 01:10 #24
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Questo mio post non costituisce sollecitazione al pubblico risparmio.
Le indicazioni riportate all’interno di questo post sono frutto di mie analisi e devono essere considerate semplice elemento di studio, di approfondimento e di informazione.
Declino ogni responsabilità per le eventuali conseguenze negative che dovessero scaturire da un’operatività fondata sull’osservanza delle suddette indicazioni.
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07-05-11, 12:21 #25
Io non so dove hai preso questa informazione, la mia invece mi racconta del suo fondo chiuso per "out tecnico" (soldi finiti).
Comunque, dato che a me Taleb non darebbe nulla sia che ne avesse sia che non ne avesse, il consiglio che ti do e che devi assolutamente seguire è:
fai come lui: compera PUT OTM così diventi veramente ricco anche tu... (se non lo sei già!) e non seguire quello che scrivo io.
Perchè io "veramente ricco" non lo sono e non lo diventerò mai. Ho sempre avuto e continuo ad avere 1 solo euro in più di quello che mi serve.
Ed 1 euro non ti fa certo ricco...se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.
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07-05-11, 13:04 #26
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07-05-11, 14:33 #27
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Mi intrufolo in questa discussione per cercare di apportare il mio contributo e sfatare la convinzione – attraverso un ragionamento pacato – secondo la quale sia meglio vendere opzioni o viceversa acquistarle.
Partiamo da un dato di fatto che è sotto gli occhi di tutti:
la volatilità implicita nelle opzioni su indici azionari eccede sistematicamente la volatilità storica.
Come si vede benissimo analizzando il grafico dell’evoluzione della volatilità implicita a 3 mesi e della volatilità storica osservata nei 3 mesi successivi dell’ S&P500 nel periodo (30 agosto 2000 - 14 febbraio 2008).
Non posso postare l’immagine ma fidatevi lo stesso.
Questo cosa significa? significa che la differenza tra le due volatilità rivela l’esistenza di un consistente premio al rischio.
Detto in altre parole la vendita risulta più conveniente rispetto all’acquisto.
Non solo: questa convenienza è inversamente proporzionale al tempo ossia più il tempo è breve e più la differenza tra le due volatilità è alta.
Analizzando lo stesso periodo del grafico dello S&P500 visto precedentemente e controllando la media delle differenze tra le volatilità implicite delle opzioni at-the-money a 3, 6, 9 e 12 mesi e le corrispondenti volatilità storiche; ebbene questa è stata pari rispettivamente a 9,61; 6,56; 4,51 e 2,77 per cento.
Da che cosa dipendono queste differenze? È possibile che ciò sia dovuto al fatto che il mercato si attende forti discontinuità nei prezzi, che però si possono osservare solo raramente.
In assenza di questi eventi, il fatto che la volatilità implicita tende ad essere più alta della futura volatilità potrebbe suggerire la convenienza di strategie volte alla vendita sistematica delle opzioni con contestuali coperture dinamiche sul loro sottostante.
Tuttavia, non è tutto oro quello che luccica…Ultima modifica di U.B.; 07-05-11 alle 17:04
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07-05-11, 14:40 #28
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Un nome tipicamente associato all’assunzione sistematica di posizioni corte su opzioni è quello di Victor Niederhoffer docente di finanza a Berkeley e autore di un libro di successo conosciuto in tutto il mondo: The Education of a Speculator.
Ebbene, Niederhoffer, lasciata l’accademia aveva creato una sua società di gestione, la Niederhoffer Investments, che venne però chiusa nell’ottobre 1997 quando il crollo dell’8 per cento delle quotazioni in un solo giorno causò perdite sulle opzioni put che aveva venduto tali da costringerlo al fallimento.
La vendita di opzioni put non si rivelò un buon affare neppure per il Wimbledon Fund, creato da Niederhoffer nel 1998: il fondo venne chiuso dopo le forti perdite subite in occasione dell’attacco terroristico alle torri gemelle (11 settembre 2001).
Questo ci fa capire che quello che deve saper gestire il venditore è il rischio… operazione non facilissima.Ultima modifica di U.B.; 07-05-11 alle 17:00
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07-05-11, 14:56 #29
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D’altra parte un nome tipicamente associato all’assunzione sistematica di posizioni lunghe su opzioni è quello di Nassim Taleb professore al Courant Institute di New York.
Il suo hedge fund Empirica Capital LLC «andava a caccia di crisi» ossia di eventi rari o «cigni neri» per citare il titolo di uno dei suoi ultimi libri.
Taleb sostiene che le opzioni DOTM sono prezzate in maniera errata a causa della sottovalutazione delle code grasse delle distribuzioni di probabilità dei rendimenti. Quando si verificano questi eventi rari egli guadagna più di quello che aveva perso in precedenza.
Naturalmente in questo caso il timing è importante.
Sta di fatto che negli ultimi anni in cui Empirica venne gestito, la volatilità non mostrò i «picchi» attesi e nel 2004 Taleb fu costretto a chiuderlo.
Questo ci fa capire che per quanto riguarda la nostra operatività il timone che ci deve guidare è la convenienza e non la probabilità.Ultima modifica di U.B.; 07-05-11 alle 23:48
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07-05-11, 18:20 #30