Discussione: Il pericolo della Call e quello della Put
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02-05-11, 10:39 #11
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Buongiorno,
ho letto i contributi precedenti, e dal mio punto di vista: 4,1,2,3
Ci sono diversi aspetti che incidono nella risposta, e vedo che sono già stati affrontati in precedenza.
Ho lasciato per ultima la vendita di call, in quanto se capitano apertura tipo Bulgari e Parmalat dopo OPA..
Un saluto a tutti voi e al Maestro..
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02-05-11, 11:49 #12
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Dò una seconda risposta...lo sò che non vale ma mi impegno a devolvere tutto il premio in beneficenza...
Tutte le considerazioni fin qui fatte nascono dalla percezione personale del rischio: sono tutte giuste. Il problema è sapere quale è il rischio "oggettivo". L'unico indicatore che mi dà questo valore è il prezzo. Il prezzo ha scontato il rischio e quindi per il mercato non c'è differenza di rischio nel comprare una put od una call.
Altresì è ugualmente rischioso vendere una put od una call.
Il credito che ricevo dalle vendite mi dice che è più rischioso vendere che comprare.
Quindi
1. comprare put o call
2. vendere put o call
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02-05-11, 12:15 #13
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LA domanda dovrebbe essere piu specifica
parliamo di opzioni ad 1 mese o 1 anno ...ATM o OTM ?
è differente il rischio di vendere un opzione DOTM o Venderla ATM scadenza 30 giorni
oppure comprare un opzione ATM o OTM sempre a 30 giorni
CIAO
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02-05-11, 14:32 #14
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02-05-11, 16:02 #15
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Rispondo senza numeri ma dal basso della mia esperienza di "ragazzo di bottega" delle opzioni.
2) Comperare put è secondo me meno rischioso. La forza di un ribasso fa esplodere i prezzi delle put e tutto giò che si perde in theta lo si riprende con gli interessi in vega.
3) Vendere call permette più possibilità di correzioni per il concetto inverso di comprare put.
1) Comprare call porta quasi sempre a posizioni in perdita visto che la perdita di theta non è quasi mai compensata dalla volatilità.
4) Vendere put è probabilmente la più rischiosa, ovviamente per i motivi del punto 1.Ultima modifica di nappo; 02-05-11 alle 16:21
Chi vola vale, chi vale vola, chi non vola è un vile! (cit. Grunf)
Il prezzo? Un affarone!!! (cit. Conte Oliver)
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02-05-11, 17:04 #16
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3) Vendere call = rischio infinito (il prezzo del sottostante può salire all'infinito)
4) Vendere Put = rischio pari al valore del sottostante (il prezzo del sottostante al massimo può azzerarsi)
2) Comprare Put = rischio pari al premio pagato (le put hanno vola implicita superiore alle call perchè i crolli sono accelerati dal panico e quindi costano di più)
1) Comprare Call= rischio pari al premio pagato (le call hanno vola implicita inferiore delle put quindi costano meno)
Ovviamente a scendere di livello rischio, altrimenti 1, 2, 4, 3Ultima modifica di pidi10; 02-05-11 alle 19:04
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02-05-11, 20:44 #17
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03-05-11, 18:05 #18
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Gentili Signori del forum,
secondo me il discorso sulla pericolosità non dovrebbe essere visto portandolo ai limiti estremi del mercato. Mi spiego meglio.
Anzitutto mettiamo dei punti fermi. In base a quanto visto da Gauss e condiviso da Tiziano, è statisticamente più profittevole vendere opzioni rispetto che comprarne, in quanto c’è maggior possibilità per un’opzione di finire otm (premio incluso).
Detto questo, portiamo il discorso sulle opzioni vendute, dicendo se è più pericoloso vendere put o call. E’ ovvio che il mercato al massimo può scendere a zero ma può salire all’infinito, ma è altrettanto ovvio che molto prima del verificarsi di entrambi i casi (zero o infinito) se sono dalla parte sbagliata mi avranno chiuso il conto.
Secondo me non dobbiamo portare il discorso su casi estremi, ma capire se sia più facile ed efficace coprire una put o una call short facendo poi proseguire il mercato.
In caso di put short e di crollo del mercato ho come fattori contrari la velocità del crollo, a volte molto brusca. Come aspetti a favore il fatto che in caso di crollo avrei, se ho fatto una strategia con un po’ di intelligenza, un po’ ti margine e dunque di tempo per intervenire, sperando che non ci sia un crollo di 100 punti di S&P 500 in meno di 3 minuti. Se ad esempio la mia put short è 40 o 50 punti distante penso che ho il tempo sufficiente per coprirla.
Altro punto a favore il fatto che in caso di crolli c’è un aumento di volatilità che mi potrebbe facilitare la rollatura verticale o orizzontale che sia.
Per quanto riguarda la call short, ho a favore una maggior lentezza della salita e dunque più tempo per ragionare sulla strategia di copertura, e come aspetti negativi una maggior vicinanza della call short, cosa necessaria per prenderla con un po’ di punti, ed il fatto che la salita fa diminuire la volatilità rendendomi più difficoltosa la rollatura.
Stanti questi aspetti, molto pratici e che presuppongono la messa in atto di strategie e non solo la passiva attesa della chiusura del conto, seppur statisticamente supportata, quale potrebbe essere tra call e put short la più facile o la meno pericolosa da gestire?
Qualche tempo fa Tiziano postò la strategia di un mega strangle su bund fatto con -28 put e -28 call. Mi chiedo quindi: quali dei due lati sarebbe stato più facile da coprire?
Grazie per i vostri contributi.Ultima modifica di Oscar Luigi; 03-05-11 alle 18:17
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03-05-11, 19:12 #19
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Secondo me bisogna tenere distinti due concetti:
La valutazione del rischio di una posizione
L'abilità di difendere la posizione stessa.
Il rischio è oggettivo e deve essere individuato con un numero.
L'abilità è soggettiva e può essere individuata con una valutazione più o meno argomentata delle capacità del soggetto.
Ma se devi scrivere una routine per far compiere delle azioni ad un programma, devi essere usare i numeri perchè il computer è stupido e le argomentazioni non le capisce.
Se la domanda era "sapere quale rischio si corre", la risposta non può che essere data dal valore preciso di ciascun rischio, cioè un numero.
E' una delle prime cosa che mi disse Tiziano 4 anni fa. Il mio mestiere - disse - è valutare i rischi, cioè individuare un numero preciso che li qualifichi.Ultima modifica di pidi10; 03-05-11 alle 21:43
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03-05-11, 20:23 #20