caballero/giavazzi option

[guidoz]

dal corriere di domenica:

http://www.corriere.it/editoriali/09...4f02aabc.shtml

ma qualcuno sa stimare il premio dell'opzione proposta? qua viene suggerita come fosse "a costo zero"...certo, se tutto va bene!


ripropongo in questa sezione una discussione su un argomento di carattere generale.
scusate il pasticcio.

[pidi10]

Secondo me l'articolista si dimentica un aspetto del problema.
Ancora non si sa quanto è il valore dei titoli tossici nella pancia delle banche.
Chi lo deve dare questo dato?
Naturalmente le Banche.
Ma perché non lo danno?
Qualcuno dice che non lo sanno ancora.
Ma quando qualcuno non paga un bollettino per revocargli i fidi gli telefonano la mattina successiva.
E questo dato che riguarda proprio loro, ancora non riescono a calcolarlo?
Ma non scherziamo!

Il problema io lo vedo li.
E qualsiasi garante di acquisto di azioni bancarie a due anni se ne farebbe automaticamente carico.

[guidoz]

dall'articolo di f. giavazzi estraggo:

"Sul Washington Post Ricardo Caballero, economista del Mit, ha proposto che il governo si impegni ad acquistare fra due anni il doppio delle azioni delle quattro maggiori banche al doppio del prezzo di oggi."

significa cioè regalare agli azionisti delle banche americane un'opzione europea put a due anni parecchio ITM? :ohmy:
quanto potrebbe valere tale regalo? con tutti i se e i ma del caso, NON essendo questo proprio un contratto tipico.
così, per avere un'idea dei rischi che corre il contribuente e l'amministrazione...

mi scuso della poca chiarezza iniziale del quesito,
per adesso mi giustifico con l'inesperienza. grazie

[Cagalli Tiziano]

Ciao Guidoz, benvenuto. :cheer:

E' chiaro il concetto Put che esprimi.
Il problema è che se il governo si impegna a comperare..poi magari compra. :S

E se mai succedesse torniamo a 30 anni fa quando si iniziava a privatizzare.

Proprio la paura che le banche vengano o possano venire privatizzate sta dando il colpo di grazia al mercato.

[guidoz]

ciao Tiziano, grazie.

secondo me, l'enormità, neanche tanto dissimulata, della proposta è almeno indice della gravità della crisi finanziaria.
di conseguenza si ritiene di DOVERE intervenire d'impeto, in questo caso impiegando proprio un prodotto altamente "tossico" .
non è il momento di sottilizzare sull'ironia della cosa, bensì sperare che funzioni...

il bivio pare proprio questo: usare ancora strumenti rischiosi, gli stessi che hanno portato alla situazione attuale, supponedo che stavolta la sorte sia amica?
oppure provare, con la macchina in movimento, a sostituire non il motore ma proprio le 4 ruote? vale a dire, punire le banche "cattive" creando lo spazio per
nuove banche, immuni dal vizio.

sono cose impegnative...

[Cagalli Tiziano]

sono impegnative e se le vuoi "immuni da vizi" allora sono irrealizzabili...purtroppo!