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Risultati da 21 a 30 di 64
  1. #21
    L'avatar di Cagalli Tiziano
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    La Grecia inizia a pensare che dovrà tornare alla Dracma e ieri Profumo ha detto che è MOLTO probabile che l'Italia debba tornare alla Lira e conseguente svalutazione.

    Se ne parla, non succederà, ma se ne parla.

    Questo significherebbe la fine dell'eurozona e qundi un declino rapido per l'Occidente Decadente.
    ..se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.

  2. #22

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    O magari la sua rinascita... ad Argentina e Islanda non è andata così male facendo default. Le esportazioni dovrebbero ripartire subito proprio per lo sconto monetario.
    Certo, spero che non si debba arrivare a una soluzione del genere perchè sarebbe estremamente dolorosa... ma se si fà una moneta per tutti e poi ognuno si fà i fatti suoi non si và molto lontano...

  3. #23

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    Bravo Andrea!
    Forse la soluzione non è ovvia e serve un po' di coraggio.
    E' certo che seguiamo quelli che parlano ora, visto che siamo nella m... già fino al collo, rischiamo che l'unica nostra salvezza sia aggrapparsi al bordo della tazza e sperare che nessuno tiri la catena.
    Ultima modifica di pidi10; 24-11-11 alle 23:58

  4. #24
    L'avatar di Apocalips
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    Ecco cosa c'è in fondo alla tazza cui fa riferimento Pietro
    Dpd, fiuto canale, aroon praticamente ci condannano a cadere nella "merda" in fondo alla tazza.
    Chi ha venduto put oramai si contano con le dita di una mano.

    chi sarà il nostro salvatore ?



    si salvi chi puo

    Apo
    Ultima modifica di Apocalips; 25-11-11 alle 13:02
    ....non si desidera ciò che è facile ottenere (Ovidio)....

  5. #25

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    e come possiamo interpretare questo DPD dell' S&P? Grazie
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  6. #26

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    Sembra la casa americana.
    E' ridotta ad un rudere.
    E' rimasto in piedi solo un muro che ne impedisce la crescita.
    Il resto sono tutti calcinacci.

  7. #27
    L'avatar di Apocalips
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    Citazione Originariamente Scritto da Alessandra Visualizza Messaggio
    e come possiamo interpretare questo DPD dell' S&P? Grazie
    Significa che l'indice al momento puo muoversi liberamente in un range di +/- 10% in pratica gli americani o chi ha investito sull' Sp prima di prendere posizioni restano alla finestra a guardare la sitazione del vecchio continente europeo dove il cielo all'orizzonte si fa sempre piu plumbeo e minaccia uragani. Man mano che l'uragano incomincierà a spazzare le prime case vedrai che il loro Dpd assomiglierà sempre piu a quello nostro e quello europeo trascinando verso la recessione anche gli UNITED STATES OF AMERICA

    Apo
    Ultima modifica di Apocalips; 25-11-11 alle 16:07
    ....non si desidera ciò che è facile ottenere (Ovidio)....

  8. #28
    L'avatar di Cagalli Tiziano
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    Citazione Originariamente Scritto da Alessandra Visualizza Messaggio
    e come possiamo interpretare questo DPD dell' S&P? Grazie

    Carissima!

    Rappresenta esattamente quello che stiamo facendo nella nostra sala: si aspetta a vedere quali saranno le decisioni importanti che daranno un trend definito o comunque non così instabile. I soldi non sono a mercato ora, sanno e sappiamo, che il rischio è elevato ed il premio che si incassa o si paga rende ardua la presa di posizione.

    Mordi e fuggi è ciò che avviene nelle sale di contrattazione. Questo si vede tra il rapporto eseguiti e volumi transati.

    Chi prende posizione la spalma su scadenze lunghe. Non avevo mai visto una distribuzione così lontana rispetto alle scadenze fronte mese.
    Stanno puntando sul Vega che è la greca più danarosa e questo è l'unico dato positivo che possiamo leggere: se puntano sul vega significa che pensano che la vola scenderà ed i mercati si calmeranno.
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    ..se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.

  9. #29

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    Siamo sul baratro .... dell'euro ?

    (ANSA)
    Le maggiori banche al mondo si preparano a quello che, fino a poco fa, sembrava impensabile: la disintegrazione dell'area euro. Lo riporta il New York Times, sottolineando che molti istituti di credito, quali Merrill Lynch, Barclays Capital e Nomura hanno pubblicato decine di rapporti in settimana nei quali esaminano la possibilità di una disintegrazione dell'area euro. Nel Regno Unito, Royal Bank of Scotland mette a punto piani di emergenza nel caso in cui l'impensabile diventi realtà. Negli Stati Uniti le autorità di regolamentazione spingono le banche, fra le quali Citigroup, a ridurre la loro esposizione verso l'area euro. "Le banche in Francia e in Italia non stanno mettendo a punto piani di emergenza perché hanno concluso che una disintegrazione dell'area euro è impossibile" evidenzia il New York Times. TUI, il gigante del turismo tedesco, ha di recente spedito una lettera alle catene alberghiere della Grecia chiedendo che i contratti vengano rinegoziati in dracme per tutelarli da eventuali perdite se la Grecia uscisse dall'euro. Secondo un sondaggio di Barclays Capital su 1.000 clienti, la metà ritiene che almeno un paese lascerà l'area euro, il 35% ritiene che sarà solo la Grecia e uno su 20 ritiene che tutti i paesi della periferia dell'Europa usciranno il prossimo anno.

    http://www.nytimes.com/2011/11/26/bu...sq=euro&st=cse

  10. #30

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    Wink

    Gli statunitensi come sempre ci marciano...
    Sicuramente siamo ad una svolta, ma io penso che saremo obbligati ad una maggiore integrazione anche fiscale per far partire gli eurobonds

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