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  1. #511

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    Una storia istruttiva

    Ieri sera non riuscivo ad addormentarmi e così ho seguito su Rai 2 un dossier su un argomento che con il trading apparentemente non c’entra nulla: la storia dei “Barolo Boys”.
    Ve la racconto sinteticamente, anche se certamente tra voi c'é chi già la conosce.
    Siamo negli anni ’70.
    Nelle langhe Piemontesi si produceva Barolo da secoli.
    Il Barolo veniva fatto invecchiare in grandi ed antiche botti, patrimonio dei nonni prima e dei padri poi.
    Il vino veniva leggermente marsalato e le sue vendite erano limitate alla zona di produzione.
    Un giovane figlio di un vecchio e tradizionale produttore si pose il problema delle vendite limitate e informandosi in giro lesse che il vino Borgogna in Francia aveva avuto un successo internazionale.
    Per capire le ragioni del successo con la sua 500 si recò in Francia e senza essere preavvisato da nessuno suonò alla porta di un produttore per chiedere di assaggiare il vino e conoscere le ragioni del suo successo.
    Gli apri proprio il proprietario, che però aveva a terra due valigie.
    Costui gli rispose che non aveva tempo per rispondergli perché era in partenza per la Costa Azzurra per una vacanza nella sua barca a vela. Uscirono entrambi dalla casa e il francese salì sulla sua Porche e si allontanò, lasciando l’uomo allibito.
    Tornando a casa riflettè a lungo e si chiese come mai lui non aveva una lira e l’altro che faceva lo stesso suo mestiere aveva una Porche e una barca a vela ormeggiata in Costa Azzurra.
    Però il suo giro lo aveva fatto lungo e degli spunti li aveva colti.
    Decise di rinnovare il metodo di produzione e invecchiamento del vino.
    Sulla pianta durante la maturazione dell'uva, fece eliminare la metà dei grappoli, in modo che i restanti si maturassero meglio.
    Poi acquistò delle botti più piccole delle vecchie e fece distruggere le altre.
    Il padre, che non capiva perchè il figlio distruggeva metà dell'uva prima del raccolto e vedeva in quelle grandi botti la ricchezza dell’azienda, pensò che il figlio fosse impazzito, andò dal notaio e lo disereditò.
    In un paio d’anni il vino cambiò, risultò non più marsalato e cominciò ad incontrare un favore crescente del pubblico. Così le vendite si incrementarono e la cosa si risapette in giro.
    Così l’uomo fu avvicinato dagli altri produttori della zona, che fino ad allora avevano mantenuto tutti un austera individualità, che gli chiesero cosa avesse fatto per aumentare le vendite.
    Lui raccontò, bevvero il vino assieme, si divertirono e divennero un gruppo di amici.
    Così decisero di avviare un tipo di collaborazione particolare e impensabile prima.
    Quello che aveva fatto l’uomo poteva essere la premessa di uno sviluppo per tutta l’area di produzione, ma si doveva trovare il modo di migliorare la qualità del vino velocemente.
    A tale scopo ognuno già faceva delle prove individuali, ma i risultati li poteva verificare solo l’anno successivo, quindi questo metodo comportava uno sviluppo lentissimo.
    Così decisero di condividere tutte le prove individuali in modo che alla fine di ogni stagione chi aveva raggiunto il risultato qualitativo migliore avrebbe informato gli altri su cosa aveva fatto, in modo da metterli in condizione di seguire la sua strada e incrementare velocemente la qualità del vino della zona e quindi la sua popolarità nel mondo.
    Ogni produttore nella sua vita ha non più di 50 vendemmie da cui acquisire esperienza, ma se i produttori sono 10 e si scambiano le informazioni, le vendemmie disponibili diventano 500 e la crescita molto più veloce.
    E infatti la cosa giunse all’orecchio di un importatore di vino statunitense, che venne in Italia, conobbe il gruppo e costruì il marketing dando al gruppo di produttori il nome pittoresco di “Barolo Boys”.
    Costui cominciò ad importare il loro vino negli Stati Uniti e attraverso eventi a cui partecipavano i produttori stessi, che prima di allora non si erano mai mossi dalle langhe, o la squadra di calcio che avevano creato con lo stesso nome, riuscì a far diventare il loro Barolo uno dei più ambiti e più cari vini a livello mondiale.

    Questa è la storia per sommi capi.

    Io, mentre la sentivo raccontare in TV, pensavo che la situazione dei traders è molto simile a quella degli antichi produttori di Barolo delle langhe.
    Ognuno lavora per se geloso delle proprie scoperte.
    Ogni trader giornalmente capisce aspetti nuovi del trading e fa delle prove per mettere a frutto tali conoscenze.
    Purtroppo però se le tiene strette per se e piange quando perde e gioisce quando guadagna, ma sempre di nascosto.
    E’ vero che se raccontasse ad altri le sue scoperte, lui non ci guadagnerebbe nulla, ma se gli altri facessero lo stesso con lui allora invece ci guadagnerebbe molto, incrementando la sua probabilità di guadagno.

    Cosa facevano i produttori di vino?
    Ogni anno si riunivano portando ognuno le proprie bottiglie con l’etichetta coperta. Le bottiglie si mischiavano assieme e si passava all’assaggio.
    Alle migliori si scopriva l’etichetta e si conosceva il nome del produttore.
    A quel punto costui raccontava agli altri quali accorgimenti aveva utilizzato per ottenere tale qualità.

    I traders potrebbero inventarsi di fare qualcosa di simile, costituendo un gruppo chiuso i cui membri sinceramente accettino le condizioni dello scambio di informazioni.

    Potrebbe essere un modo per crescere molto più velocemente di quanto ogni trader si aspetta di fare.
    Magari Tiziano potrebbe destinare un’area del forum per lo scambio di informazioni all’interno del gruppo.
    Magari il gruppo si potrebbe chiamare i “Playoptions Boys”.
    Ultima modifica di pidi10; 16-11-14 alle 15:02

  2. #512

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    Idea meravigliosa
    All'uomo irrazionale interessa solamente avere ragione. All'uomo razionale interessa imparare.

  3. #513
    L'avatar di Cagalli Tiziano
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    Citazione Originariamente Scritto da pidi10 Visualizza Messaggio
    Potrebbe essere un modo per crescere molto più velocemente di quanto ogni trader si aspetta di fare.
    Magari Tiziano potrebbe destinare un’area del forum per lo scambio di informazioni all’interno del gruppo.
    Magari il gruppo si potrebbe chiamare i “Playoptions Boys”.
    Nel vecchio forum di Trdaestation, parlo della fine degli anni '90 ai primi anni del 2000 avevamo costituito un gruppetto di 8 traders e abbiamo iniziato un progetto di trading system condiviso, abbiamo lavorato per alcuni anni e poi ci siamo accorti che idee, modifiche, innovazioni, rientravano nella vecchia abitudine e chi attingeva poi continuava da solo... insomma si apriva solo la strada ma non si aveva nessun aiuto.

    Forse oggi le cose sono cambiate, ma non francamente non vedo molta condivisione.

    Di aree ce ne sono sono due:

    1) Overspread: condivisione di Idee ed Esperienze
    2) EasyScript: Esempi degli utenti
    ..se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.

  4. #514
    L'avatar di Cagalli Tiziano
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    Ho cancellato due post perchè già si inizia su una strada che non porta da nessuna parte:
    come ho già scritto è stata già provata e esistono già le aree di condivisione, per cui, su questo forum ci sono già e si possono utilizzare.

    Molto spesso è capitato e capita che chi vuole condividere nella realta lo faccia al di fuori di questo forum!

    Viene qui, scrive, promette divulgazione, gratuità e mille altre cose, salvo poi crearsi il suo forum o il suo spazio, ma non continuando su questo.

    Quindi la mia domanda, che non cerca risposta, è: perchè volete condividere se poi non condividete nelle aree apposite?

    Pidi l'ha detto e lo ha fatto!! Ha condiviso.
    Io l'ho detto e l'ho fatto,

    ...senza tanti bla bla.
    ..se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.

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