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  1. #1

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    Operatività con le LEAPS in ottica "cassettista"

    Buongiorno a tutti,

    ho iniziato ad interessarmi alle LEAPS quando, quasi totalmente a digiuno di opzioni, ho sentito su di esse alcuni cenni fatte dal Sig. Tiziano Cagalli qualche mese fa. Da quando ho iniziato a studiare le opzioni (un sentito grazie a PlayOptions per tutto il materiale prodotto e per i bellissimi software), voglio approfondire il loro uso da cui il titolo e l'apertura di questa discussione.

    L'idea è quella di vendere PUT non coperte con STRIKE 20-30% sotto la quotazione del titolo di aziende molto solide per incassare il premio.
    Per dare un'idea dei premi stamane ho venduto la PUT con strike 12,00 di ENI incassando 1,65 su scandenza dic 2017 (la mia prima operazione di questo tipo).
    Ragionando come ho imparato da Tiziano, significa che con un rischio di € 12,00 (strike) x 500 = 6.000 € ho incassato oggi € 825,00 (€ 1,65 x 500) per ogni contratto, corrispondente ad un rapporto rischio/rendimento del 13,75 %. In questo caso sono stato con uno strike sotto il 12% circa dalla quotazione odierna (13,50 circa), meno di quanto avrei l'intenzione di fare per altri titoli, ma questo dopo alcune considerazioni di analisi tecnica e perché ENI è un titolo che "mi piace".

    Vista in un altro modo, nel caso venissi assegnato prima della scadenza è come se avessi comprato 500 azioni ENI per ogni contratto ad un prezzo di 10,35 cad (strike € 12,00 - € 1,65 che ho incassato di premio).

    Visti i premi che possono essere in alcuni casi piuttosto significativi (ma che sono conscio non ci regala nessuno) quello che sto pensando è di farlo in maniera un pò più ampia/significativa.


    Qui di seguito alcuni punti di discussione e/o dubbi che ho su un'operatività di questo tipo.

    1) E' necessario ovviamente diversificare titoli, borse e soprattutto il settore di appartenenza per avere la massima decorrelazione tra i titoli.
    2) Non sono certo che sia meglio farlo con opzioni con due anni di scandenza oppure due volte su opzioni con un anno di scadenza.
    3) A livello generale per spuntare premi adeguati questo potrebbe essere un periodo "medio" in termini di volatilità. E' meglio/necessario aspettare a vostro avviso un aumento della volatilità ? E se non arrivasse ?
    4) Il mio maggior dubbio è il capitale da dedicare.

    Fatto 100 il mio capitale totale di certo un modo giusto di ragionare, ma forse troppo cautelativo è quello di farlo su titoli e ammontare corrispettivi di azioni che si sarebbe disposti a prendere volentieri in portafoglio.

    Diciamo ad esempio che al massimo vorrei il 20 del mio ptf in azioni.
    Allora significa che posso vendere al massimo un numero di contratti che mi porti ad avere in ptf 20 mettendomi nella condizione peggiorativa dove mi vengono assegnati tutti i titoli delle PUT vendute ?
    C'è un modo più corretto/meno cautelativo di ragionare per valutare correttamente il rischio che ci si assume ?

    Un altro aspetto è che anche ricercando una decorrelazione in caso di forti ed importanti correzioni, le borse ed i titoli sono tutti "meravigliosamente correlati", il che potrebbe far andare tutte insieme le PUT ITM.

    5) Gestione
    Quale sarebbe la miglior strategia in caso di calo di una o tutte quotazioni che rischiassero di portare ITM le PUT rendendomi di fatto assegnabile ?

    Al momento l'unica che vedo (che ho letto su un libro che parlava solo di LEAPS, non interessante per la verità) è quella di non fare assolutamente nulla fino a poco prima della scadenza per rollare la posizione su strike inferiore su altra LEAPS.
    Infatti l'opzione che si chiuderebbe, essendo ITM avrebbe ormai quasi solo valore intrinseco, quindi la rollatura di pari numero di contratti porterebbe comunque a recuperare se non ad aumentare di molto il premio nel suo complesso.

    L'assegnazione rimane un'alternativa.

    Può essere saggio pensare ad un certo momento della vita dell'opzione comprare una PUT a copertura ?
    Se si quando e in che momento ?

    Ringrazio molto chiunque vorrà dare un contributo, in primis se potrà farlo il Sig. Tiziano semmai riuscirà a trovare il tempo !
    Mi scuso anche per la lunghezza del post ma la concisione non è un mio pregio
    Fabrizio

  2. #2
    L'avatar di Cagalli Tiziano
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    Citazione Originariamente Scritto da FabryF Visualizza Messaggio
    Buongiorno a tutti,

    ho iniziato ad interessarmi alle LEAPS quando, quasi totalmente a digiuno di opzioni, ho sentito su di esse alcuni cenni fatte dal Sig. Tiziano Cagalli qualche mese fa. Da quando ho iniziato a studiare le opzioni (un sentito grazie a PlayOptions per tutto il materiale prodotto e per i bellissimi software), voglio approfondire il loro uso da cui il titolo e l'apertura di questa discussione.

    L'idea è quella di vendere PUT non coperte con STRIKE 20-30% sotto la quotazione del titolo di aziende molto solide per incassare il premio.
    Per dare un'idea dei premi stamane ho venduto la PUT con strike 12,00 di ENI incassando 1,65 su scandenza dic 2017 (la mia prima operazione di questo tipo).
    Ragionando come ho imparato da Tiziano, significa che con un rischio di € 12,00 (strike) x 500 = 6.000 € ho incassato oggi € 825,00 (€ 1,65 x 500) per ogni contratto, corrispondente ad un rapporto rischio/rendimento del 13,75 %. In questo caso sono stato con uno strike sotto il 12% circa dalla quotazione odierna (13,50 circa), meno di quanto avrei l'intenzione di fare per altri titoli, ma questo dopo alcune considerazioni di analisi tecnica e perché ENI è un titolo che "mi piace".

    Vista in un altro modo, nel caso venissi assegnato prima della scadenza è come se avessi comprato 500 azioni ENI per ogni contratto ad un prezzo di 10,35 cad (strike € 12,00 - € 1,65 che ho incassato di premio).

    Visti i premi che possono essere in alcuni casi piuttosto significativi (ma che sono conscio non ci regala nessuno) quello che sto pensando è di farlo in maniera un pò più ampia/significativa.


    Qui di seguito alcuni punti di discussione e/o dubbi che ho su un'operatività di questo tipo.

    1) E' necessario ovviamente diversificare titoli, borse e soprattutto il settore di appartenenza per avere la massima decorrelazione tra i titoli.
    2) Non sono certo che sia meglio farlo con opzioni con due anni di scandenza oppure due volte su opzioni con un anno di scadenza.
    3) A livello generale per spuntare premi adeguati questo potrebbe essere un periodo "medio" in termini di volatilità. E' meglio/necessario aspettare a vostro avviso un aumento della volatilità ? E se non arrivasse ?
    4) Il mio maggior dubbio è il capitale da dedicare.

    Fatto 100 il mio capitale totale di certo un modo giusto di ragionare, ma forse troppo cautelativo è quello di farlo su titoli e ammontare corrispettivi di azioni che si sarebbe disposti a prendere volentieri in portafoglio.

    Diciamo ad esempio che al massimo vorrei il 20 del mio ptf in azioni.
    Allora significa che posso vendere al massimo un numero di contratti che mi porti ad avere in ptf 20 mettendomi nella condizione peggiorativa dove mi vengono assegnati tutti i titoli delle PUT vendute ?
    C'è un modo più corretto/meno cautelativo di ragionare per valutare correttamente il rischio che ci si assume ?

    Un altro aspetto è che anche ricercando una decorrelazione in caso di forti ed importanti correzioni, le borse ed i titoli sono tutti "meravigliosamente correlati", il che potrebbe far andare tutte insieme le PUT ITM.

    5) Gestione
    Quale sarebbe la miglior strategia in caso di calo di una o tutte quotazioni che rischiassero di portare ITM le PUT rendendomi di fatto assegnabile ?

    Al momento l'unica che vedo (che ho letto su un libro che parlava solo di LEAPS, non interessante per la verità) è quella di non fare assolutamente nulla fino a poco prima della scadenza per rollare la posizione su strike inferiore su altra LEAPS.
    Infatti l'opzione che si chiuderebbe, essendo ITM avrebbe ormai quasi solo valore intrinseco, quindi la rollatura di pari numero di contratti porterebbe comunque a recuperare se non ad aumentare di molto il premio nel suo complesso.

    L'assegnazione rimane un'alternativa.

    Può essere saggio pensare ad un certo momento della vita dell'opzione comprare una PUT a copertura ?
    Se si quando e in che momento ?

    Ringrazio molto chiunque vorrà dare un contributo, in primis se potrà farlo il Sig. Tiziano semmai riuscirà a trovare il tempo !
    Mi scuso anche per la lunghezza del post ma la concisione non è un mio pregio
    Fabrizio
    Ci vuole un libro per rispondere a tutte le domande e non è giusto farlo in maniera superficiale in quanto la strategia su LEAPS è una tecnica che deve tenere conto di molti aspetti, anche di greche di cui non si parla spesso, come il Vanna che mi permette di controllare l'anticipo del delta, il Vomma perchè siamo negativi di Vega, controllo dell Gearing... ecc.

    Quindi, come dicevo venerdì, la vendita su Eni a strike 12 ci fa rischiare 6000 euro ed incassarne 825. La scadenza a due anni è meglio di quella ad 1 perchè mi permette di stare più distante dal prezzo attuale senza diminuire di molto il delta.
    Non si deve dimenticare che su questo titolo, in caso di assegnazione anticipata, ci sono anche da considerare i dividendi che quest'anno è stato di 0,8 euro che andrebbe a sommarsi al premio.

    Intanto è bene fare un pò di pratica, si mette al mercato come hai fatto tu e si tiene nota delle greche in base ai movimenti del sottostante e del tempo.

    Mosse di riparazione ce ne sono a iosa ... se e quando ci sarà bisogno di correggerla ne parleremo perchè sarà in quel momento che si sceglierà quella opportuna.

    Tienici aggiornati!

    e passo la parola a qualche altro utente!!!!!
    ..se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.

  3. #3

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    Citazione Originariamente Scritto da Cagalli Tiziano Visualizza Messaggio
    Ci vuole un libro per rispondere a tutte le domande e non è giusto farlo in maniera superficiale in quanto la strategia su LEAPS è una tecnica che deve tenere conto di molti aspetti, anche di greche di cui non si parla spesso, come il Vanna che mi permette di controllare l'anticipo del delta, il Vomma perchè siamo negativi di Vega, controllo dell Gearing... ecc.

    Quindi, come dicevo venerdì, la vendita su Eni a strike 12 ci fa rischiare 6000 euro ed incassarne 825. La scadenza a due anni è meglio di quella ad 1 perchè mi permette di stare più distante dal prezzo attuale senza diminuire di molto il delta.
    Non si deve dimenticare che su questo titolo, in caso di assegnazione anticipata, ci sono anche da considerare i dividendi che quest'anno è stato di 0,8 euro che andrebbe a sommarsi al premio.

    Intanto è bene fare un pò di pratica, si mette al mercato come hai fatto tu e si tiene nota delle greche in base ai movimenti del sottostante e del tempo.

    Mosse di riparazione ce ne sono a iosa ... se e quando ci sarà bisogno di correggerla ne parleremo perchè sarà in quel momento che si sceglierà quella opportuna.

    Tienici aggiornati!

    e passo la parola a qualche altro utente!!!!!

    Grazie mille per la sua risposta, Tiziano.
    Settimana scorsa avevo scelto di posizionarmi sullo strike 11,00, ma non ero riuscito a farmi eseguire. Alla fine, forte delle sue considerazioni fatte venerdi, ho optato anch'io per il 12 (oltre che per il supporto grafico anche per una colonna di Put imbarazzanti posizionate sul 12, la maggior parte delle quali tra l'altro proprio a dic 2017 e dic 2016).

    il dividendo di Eni lo consideravo, ma solo nell'ottica della riduzione della quotazione del titolo al momento dello stacco.
    Prima di sentirla non avevo mai pensato che e' una fortuna farsi assegnare nel primo periodo di una Leaps, quindi per nulla conveniente per la controparte e di conseguneza mi ero fatto l'idea (non so se a torto o a ragione) che sulle Leaps sia abbastanza improbabile che cio' avvenga molto prima della scadenza.

    Le faccio un'ultima domanda perche' ho il dubbio di fare un ragionamento sbagliato sul delta.
    il delta della opzione acquistata oggi era 0,3. La put 11 l'aveva piu' basso ovviamente e cio' per me era un vantaggio, non uno svantaggio.
    Su questo tipo di operativita' consideravo un vantaggio averlo il piu' basso possibile per avere un minore draw down in portafoglio nel caso in cui il titolo scenda e anche perche' credo arriveremo a scadenza perche' a meno di forti riduzioni di volatilita' e/o forti rialzi e' solo vicino alla scadenza che avremo buona parte/totalita' del premio.

    Se ho interpretato bene, Lei invece cerca un delta non basso per chiudere in guadagno l'operazione anche dopo relativamente poco tempo, se il sottostante si dovesse muovere a rialzo in maniera significativa ?

    Mentalmente in pratica quando penso di vendere una put leaps sono non ribassista sul sottostante (come lo sono ora su Eni), ma non sono necessariamente in una condizione rialzista, seno' mi verrebbe piu' da fare uno spread rialzista con scadenza a 3-4 mesi; questo per via degli spread bid/ask e per arrivare prima a conclusione della strategia (anche se ho capito questo non essere un ragionamento molto corretto).

    E' sbagliato ragionare in senso assoluto e/o economico sulle leaps in riferimento al delta come ho fatto io ?
    Ovviamente vi terro' aggiornati !
    Grazie ancora e buona serata.
    Fabrizio

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da FabryF Visualizza Messaggio
    Grazie mille per la sua risposta, Tiziano.
    Settimana scorsa avevo scelto di posizionarmi sullo strike 11,00, ma non ero riuscito a farmi eseguire. Alla fine, forte delle sue considerazioni fatte venerdi, ho optato anch'io per il 12 (oltre che per il supporto grafico anche per una colonna di Put imbarazzanti posizionate sul 12, la maggior parte delle quali tra l'altro proprio a dic 2017 e dic 2016).

    il dividendo di Eni lo consideravo, ma solo nell'ottica della riduzione della quotazione del titolo al momento dello stacco.
    Prima di sentirla non avevo mai pensato che e' una fortuna farsi assegnare nel primo periodo di una Leaps, quindi per nulla conveniente per la controparte e di conseguneza mi ero fatto l'idea (non so se a torto o a ragione) che sulle Leaps sia abbastanza improbabile che cio' avvenga molto prima della scadenza.

    Le faccio un'ultima domanda perche' ho il dubbio di fare un ragionamento sbagliato sul delta.
    il delta della opzione acquistata oggi era 0,3. La put 11 l'aveva piu' basso ovviamente e cio' per me era un vantaggio, non uno svantaggio.
    Su questo tipo di operativita' consideravo un vantaggio averlo il piu' basso possibile per avere un minore draw down in portafoglio nel caso in cui il titolo scenda e anche perche' credo arriveremo a scadenza perche' a meno di forti riduzioni di volatilita' e/o forti rialzi e' solo vicino alla scadenza che avremo buona parte/totalita' del premio.

    Se ho interpretato bene, Lei invece cerca un delta non basso per chiudere in guadagno l'operazione anche dopo relativamente poco tempo, se il sottostante si dovesse muovere a rialzo in maniera significativa ?

    Mentalmente in pratica quando penso di vendere una put leaps sono non ribassista sul sottostante (come lo sono ora su Eni), ma non sono necessariamente in una condizione rialzista, seno' mi verrebbe piu' da fare uno spread rialzista con scadenza a 3-4 mesi; questo per via degli spread bid/ask e per arrivare prima a conclusione della strategia (anche se ho capito questo non essere un ragionamento molto corretto).

    E' sbagliato ragionare in senso assoluto e/o economico sulle leaps in riferimento al delta come ho fatto io ?
    Ovviamente vi terro' aggiornati !
    Grazie ancora e buona serata.
    Fabrizio
    Le assegnazioni capitano molto di rado, almeno a me...in genere chi le chiede non ha considerato che sta rinunciando alla parte volatile del premio e quindi è un trader inesperto che è una rarità nelle LEAPS.
    Il delta lo considero un vantaggio perchè se il sottostante va contro si può comunque aggiustare la posizione mentre se va a favore, raggiunta una quota del premio si può chiudere la posizione. Per poi riaprirla.

    Nel range 15 di supporto 17 di resistenza ho chiuso decine di operazioni e oggi essere sul 12 offrirà ancora più opprtunità di farlo.

    I due euro di movimento sono circa 0,5/0,6 di movimento sull'opzione, ovvero circa un 30% che se viene realizzato in breve tempo rende conveniente chiudere l'operazione a passare ad una altra LEAPS
    ..se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.

  5. #5

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    Citazione Originariamente Scritto da Cagalli Tiziano Visualizza Messaggio
    Le assegnazioni capitano molto di rado, almeno a me...in genere chi le chiede non ha considerato che sta rinunciando alla parte volatile del premio e quindi è un trader inesperto che è una rarità nelle LEAPS.
    Il delta lo considero un vantaggio perchè se il sottostante va contro si può comunque aggiustare la posizione mentre se va a favore, raggiunta una quota del premio si può chiudere la posizione. Per poi riaprirla.

    Nel range 15 di supporto 17 di resistenza ho chiuso decine di operazioni e oggi essere sul 12 offrirà ancora più opprtunità di farlo.

    I due euro di movimento sono circa 0,5/0,6 di movimento sull'opzione, ovvero circa un 30% che se viene realizzato in breve tempo rende conveniente chiudere l'operazione a passare ad una altra LEAPS
    Grazie tanto per la sua risposta. In poche righe mi ha dato tanti spunti di riflessione !
    Grazie ancora e Buon Natale a lei e a tutto il team PlayOptions.
    Ultima modifica di FabryF; 24-12-15 alle 11:45

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da FabryF Visualizza Messaggio
    Grazie tanto per la sua risposta. In poche righe mi ha dato tanti spunti di riflessione !
    Grazie ancora e Buon Natale a lei e a tutto il team PlayOptions.
    Grazie a auguri anche a te!

    Se ti riesce dammi del tu..
    ..se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.

  7. #7

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    Citazione Originariamente Scritto da Cagalli Tiziano Visualizza Messaggio
    Grazie a auguri anche a te!

    Se ti riesce dammi del tu..

    Mi riesce eccome e grazie !

  8. #8

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    Buongiorno a tutti,

    visti i recenti e significativi movimenti di ENI volevo fare un piccolo aggiornamento delle PUT LEAPS vendute su scadenza Dic 2017 con strike 12 e condividere il mio ragionamento per avere una vostra opinione sul dafarsi.

    Il sottostante dall'apertura delle stesse ha perso circa il 7,5% (Eni era 13,5 - ora quota circa 12,5).
    La PUT, che quotava 1,65 ora quota circa 2,00 con una perdita del 20% circa.

    Il delta è ora di 0,35 (era all'apertura della posizione 0,29), un incremento che ho apprezzato essere tutto sommato piuttosto limitato, merito del gamma basso data dalla scadenza lunga). Abbiamo comunque sempre un gamma "tranquillizzante", estremamente più ridotto del delta (se non ho sbagliato il calcolo circa 0,06).

    Detto ciò, benché siamo ormai a 4% dallo strike (ma a comunque circa il 18% dal BE....), personalmente non ho intenzione di fare assolutamente nulla se non di attendere, anche se scendessimo abbondantemente sotto i 12 (cosa che personalmente ritengo improbabile).

    Infatti:
    - se nel giro di poco tempo venissi assegnato, come dicevamo ringrazierei il "benefattore" visto il premio incassato.
    - pensare a una coperura sulla stessa scadenza con l'acq per es di una PUT strike 10 porterebbe ad una riduzione molto signficativa del premio e cambierebbe lo spirito di questoi tipo di operatività (in pratica uno spread di put rialzista). Inoltre essendo di PUT non mi permetterebbe nessun tipo di piano B (ma solo quello della preghiera).
    - Una copertura con PUT su scadenza breve la ritengo inutile, se non avendo una sfera di cristallo.
    - Rollare in basso e con scadenza più lontana (ci sarebbe giugno 2018....) credo che con gli spread in essere non si potrebbe fare ora senza comunque un aumento del numero di contratti.
    - Si potrebbe rollare su PUT strike 11,00 sulla stessa scadenza (con un aumento significativo dei contratti), ma mi sembra troppo prematuro sia per la quotazione del sottostante sia per il tempo residuo.

    Secondo voi faccio bene a non fare nulla ?
    Ringrazio chiunque vorrà dare una propria opinone (in particolare se potrà farlo Tiziano !!).

  9. #9

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    [QUOTE=FabryF;86549]Buongiorno a tutti,

    visti i recenti e significativi movimenti di ENI volevo fare un piccolo aggiornamento delle PUT LEAPS vendute su scadenza Dic 2017 con strike 12 e condividere il mio ragionamento per avere una vostra opinione sul dafarsi.

    Il sottostante dall'apertura delle stesse ha perso circa il 7,5% (Eni era 13,5 - ora quota circa 12,5).
    La PUT, che quotava 1,65 ora quota circa 2,00 con una perdita del 20% circa.

    Il delta è ora di 0,35 (era all'apertura della posizione 0,29), un incremento che ho apprezzato essere tutto sommato piuttosto limitato, merito del gamma basso data dalla scadenza lunga). Abbiamo comunque sempre un gamma "tranquillizzante", estremamente più ridotto del delta (se non ho sbagliato il calcolo circa 0,06).

    Detto ciò, benché siamo ormai a 4% dallo strike (ma a comunque circa il 18% dal BE....), personalmente non ho intenzione di fare assolutamente nulla se non di attendere, anche se scendessimo abbondantemente sotto i 12 (cosa che personalmente ritengo improbabile



    Io non farei nulla.
    Al massimo uno spread di call come ci ha insegnato Tiziano per aumentare il premio, se non lo hai già fatto.
    Se ti assegnano, prendi il premio, le azioni e ci rivendi su delle call.

    Ciao

  10. #10

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    sono ormai anni che lavoro con la strategia goccia continua.
    Leggi qua: http://www.playoptions.it/vbforum/sh...occia-continua

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