La metto qui perchè potrebbe essere veramente una banalità (fanno tutti così) o una "genialata al contrario"

I criteri che uso per costruire le mie strategie e con cui mi sto trovando (decentemente) bene sono:

INGRESSO: Analisi tecnica - in realtà l'ingresso a me sembra la parte meno importante di tutte. E' vero che un buon ingresso ti permette di avere il mercato che spinge dalla tua parta e ti permette di chiudere in fretta con un buon profitto, ma è altrettanto vero che il mercato ti paga quando esci, non quando entri

GESTIONE: Greche/At Now - qui è un po' l'incognita perchè leggendo in giro mi pare di capire che molti continuano ad usare i segnali di analisi tecnica/fondamentale anche per la gestione di una strategia in essere. Il punto è che a me sembrano non solo essere un po' lenti, ma soprattutto non tenere in considerazione tutte le variabili.

Mi spiego: un segnale di analisi tecnica si basa sul movimento del sottostante (e magari sul volume) e quindi mi "indica" come e quando correggere la mia posizione per eventuali perdite di delta. Ma per perdite che potrei star subendo a causa del vega o del theta? Per questo preferisco correggere a livelli definiti di perdita/profitto, perchè così so quanto mi costerà la correzione. Se lo facessi su indicazioni di analisi tecnica (e quindi livelli definiti di sottostante) la correzione effettiva sarebbe un'incognita. Però su questo punto ho qualche dubbio. E' corretto?

USCITA: Money Management - 50% del massimo profitto in meno del 50% del tempo. Oppure 70% del Massimo profitto a prescindere dal tempo. Oppure (nel caso di profitto 'infinito' ) un Trailing Profit a partire da un livello di profitto soddisfacente rispetto al rischio/costo iniziale della strategia (ad es. con prima soglia al 50%).

Quindi per ora la mia triade è Analisi Tecnica (Ingresso) - Greche/At Now (Gestione) - Money Management (Uscita).

Ha senso? Voi fate diversamente?

Grazie in anticipo

Loki