Discussione: Mercati e Trading...dal punto di vista Legale
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09-01-15, 09:01 #1
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posizione giuridica del trader
Buongiorno avvocato, leggerò con molto interesse il tuo scritto: davvero ottima iniziativa
Ne approfitto per sottoporti un argomento che magari vorrai approfondire e cioè come si configura giuridicamente la posizione del trader indipendente (quindi per intenderci chi, come persona fisica e quindi senza p.iva o altra forma societaria o professionale, opera sui propri risparmi) e quindi a quali obblighi può essere assoggettato, per esempio, ai fini pensionistici. Ti chiedo questo perchè secondo un solerte funzionario INPS, l'attività del trader indipendente si configura come lavoro autonomo occasionale e come tale soggetto a contributi obbligatori se il reddito supera i 5000€/anno...
Grazie ancora e ...buon lavoro!
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09-01-15, 09:24 #2
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ma che bella idea!!!
Seguirò sicuramente questa "rubrica" con molto interesse.
Avrei anche qualche domanda da porre sulle modalità di calcolo del capital gain /minus/plus, posso farle qui?
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09-01-15, 15:06 #3
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Grandissima iniziativa, grazie.
Avvocato, analizzerà anche problematiche legali con i broker (ne abbiamo a bizzeffe ed hanno sempre ragione loro!) ?Io non vendo tasti ! - Tiziano Cagalli ...quindi se c'è un tasto (su Fiuto) vuol dire che serve !!
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09-01-15, 18:04 #4
Certamente saranno analizzati in via generale gli obblighi ed i diritti derivanti dal contratto sottoscritto con il broker ( e non sempre hanno ragione loro ).
Non saranno, invece, esaminate o discusse le eventuali controversie che il singolo utente del forum ha con il proprio broker, poiché non è questo lo scopo di questo thread.Ultima modifica di Eligio Turi; 09-01-15 alle 18:11
" Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta "
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09-01-15, 18:01 #5
No, il trader indipendente non può essere definito lavoratore autonomo occasionale, e pertanto non vi è alcun obbligo di versamento di contributi previdenziali.
Inoltre, i redditi derivanti dal trading sono assoggettati a tassazzione fissa, c.d. capital gain.
E qui rispondo a MRTMSS, dicendo che, per quanto riguarda il calcolo del capital gain, è abbastantza complesso e conviene rivolgersi a commercialisti ferrati in materia, salvo che il calcolo non venga fatto dal proprio broker, che diviene sostituto di imposta." Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta "
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09-01-15, 18:23 #6
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Ciao Eligio,
ho anche io una domanda di questo tipo:
sarebbe diversa la situazione se invece il trader indipendente decidesse di aprirsi una piccola impresa unipersonale?
Intendo dire, una piccolissima azienda che non ha altri dipendenti e che non offre nessun tipo di servizio, ma nella quale il trader fa soltanto trading con il capitale versato inizialmente?
E' possibile farlo, o anche avrebbe senso farlo?
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13-01-15, 11:10 #7" Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta "
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13-01-15, 11:22 #8
La risposta, quindi, va necessariamente trovata nella legge.
Il nostro riferimento, a questo punto, diventa l'art. 2082 del codice civile ( ecco perchè ti dicevo di non lamentarti della risposta ), secondo cui: " E' imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi ".
Quindi, vediamo come imprenditore, ed attività di impresa, che sono correlate, vengano contestualmente definite dalla norma.
Ossia è imprenditore chi esercita quel determinato tipo attività, cioè ... esercita professionalmente ecc. ecc...
A questo punto la domanda diventa la seguente:
La nostra attività di trader, ai sensi dell'art. 2082, può essere definità attività di impresa e, di conseguenza, noi trader essere qualificati come imprenditori con tutto ciò che tale qualifica comporta ?" Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta "
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13-01-15, 14:40 #9
Torniamo, allora, all'art. 2082c.c., a commento del quale sono stati scritti interi trattati, ma, vi prometto, sarò breve, per dire che l'attività economica...al fine della produzione o della scambio di beni o di servizi, va intesa nel senso di attività diretta alla creazione di nuove utilità o di nuova ricchezza.
Cosa che non avviene, invece, - e qui va prestata attenzione -, quando l'attività è diretta al godimento, o al miglior godimento, di beni che già si possiedono.
E questo, sostanzialmente, è ciò che facciamo noi trader. Gestiamo personalmente e direttamente il nostro risparmio per un suo miglior godimento.
Per tale motivo non possiamo in alcun modo essere ritenuti imprenditori autonomi nè avviare un'attivtà di impresa per la gestione del nostro risparimio." Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta "
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13-01-15, 14:49 #10
Per essere più chiari, diciamo che il nostro risparmio possiamo gestircelo come ci pare e piace.
Possiamo andarcene in vacanza, ma possiamo anche fare in modo da trarre dallo stesso maggiori utilità, ossia ricavare ulteriori rendite.
Possiamo, quindi, affidarlo a fondi comuni di investimento, o operare direttamente in borsa.
Ma possiamo anche, come molti fanno, e sfido chiunque a chiamarli imprenditori, sederci ad un tavolo del casinò, stare tutto il giorno in una sala scommesse o ad un tavolo da poker virtuale.
L'importante è che il capitale gestito sia esclusivamente nostro, e ribadisco, esclusivamente nostro, altrimenti tutto cambia." Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta "