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Risultati da 51 a 60 di 137
  1. #51

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    Buonasera, oggi stavo approfondendo il book di negoziazione. È sorta una domanda: quando io acquisto o vendo un’opzione, posso decidere a quanto rivenderla o riacquistarla? Mi spiego meglio: mettiamo che io acquisto una call a 10, per guadagnare alla vendita il prezzo deve essere superiore, posso decidere io di inserire nel book di negoziazione il prezzo a cui sono disposto a venderla in modo da guadagnarci? Ad esempio inserisco 20: se c’è qualcuno disposto a prenderla la venderò? Tipo come con le azioni: ho comprato 1000 azioni unicredit a 2 euro, sono disposto a rivenderle solo a 2,1 e inserisco il prezzo (certo ci deve essere qualcuno disposto a comprarle a quel prezzo, però si contratta). Vige la stessa cosa anche con le opzioni o il prezzo lo fa esclusivamente il market maker o il prezzo dipende solo dalle greche?

  2. #52
    L'avatar di Cagalli Tiziano
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    Citazione Originariamente Scritto da antimo Visualizza Messaggio
    Buonasera, oggi stavo approfondendo il book di negoziazione. È sorta una domanda: quando io acquisto o vendo un’opzione, posso decidere a quanto rivenderla o riacquistarla? Mi spiego meglio: mettiamo che io acquisto una call a 10, per guadagnare alla vendita il prezzo deve essere superiore, posso decidere io di inserire nel book di negoziazione il prezzo a cui sono disposto a venderla in modo da guadagnarci? Ad esempio inserisco 20: se c’è qualcuno disposto a prenderla la venderò? Tipo come con le azioni: ho comprato 1000 azioni unicredit a 2 euro, sono disposto a rivenderle solo a 2,1 e inserisco il prezzo (certo ci deve essere qualcuno disposto a comprarle a quel prezzo, però si contratta). Vige la stessa cosa anche con le opzioni o il prezzo lo fa esclusivamente il market maker o il prezzo dipende solo dalle greche?
    Considera di essere un assicuratore in competizione con altri assicuratori.
    Il prezzo del book corrisponde al miglior prezzo che il mercato ti offre per quel rischio (se vendi) o per quel vantaggio (se comperi).

    In borsa poi non ci debbono essere posizioni favorevoli, le famose occasioni poichè cesserebbe il mercato stesso. Per evitare le occasioni, appunto, i prezzi che leggi sul book di negoziazione DEBBONO essere tali da non rendere vantaggiosa la scelta di comperare rispetto al vendere.
    Chiaramente il tutto nel momento in cui ii prezzi vengono esposti (ed ecco perchè cambiano di continuo in relazione al reciproco sottostante).
    ..se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.

  3. #53

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    Un saluto cordiale a tutti. Stavo approfondendo il concetto di deviazione standard e della distribuzione gaussiana di cui ho letto anche le prime pagine della guida di Tiziano Cagalli sull’over spread. A tal proposito vorrei sottoporvi la seguente considerazione: la deviazione standard e la distribuzione gaussiana ci danno i due valori estremi, data una serie stabilita di valori, per cui al 98% i prezzi, per il giorno dopo (se usiamo il close giornaliero), dovrebbero rimanere all’interno dello stesso range. La domanda è: per le opzioni settimanali potremmo utilizzare questo metodo (usando in tal caso le chiusure settimanali) per individuare il range entro cui il prezzo dovrebbe stare e di conseguenza vendere gli strike corrispondenti o prossimi ai due valori? Nella guida sull’over spread vengono presi gli ultimi 10 valori: 10 perché statisticamente è più affidabile o ci sono altri motivi?
    Vi ringrazio e vi auguro una buona giornata.

  4. #54
    L'avatar di Cagalli Tiziano
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    Un saluto cordiale a tutti. Stavo approfondendo il concetto di deviazione standard e della distribuzione gaussiana di cui ho letto anche le prime pagine della guida di Tiziano Cagalli sull’over spread. A tal proposito vorrei sottoporvi la seguente considerazione: la deviazione standard e la distribuzione gaussiana ci danno i due valori estremi, data una serie stabilita di valori, per cui al 98% i prezzi, per il giorno dopo (se usiamo il close giornaliero), dovrebbero rimanere all’interno dello stesso range. La domanda è: per le opzioni settimanali potremmo utilizzare questo metodo (usando in tal caso le chiusure settimanali) per individuare il range entro cui il prezzo dovrebbe stare e di conseguenza vendere gli strike corrispondenti o prossimi ai due valori? Nella guida sull’over spread vengono presi gli ultimi 10 valori: 10 perché statisticamente è più affidabile o ci sono altri motivi?
    Vi ringrazio e vi auguro una buona giornata.
    Non ricordo i calcoli dellìOverspread e dove sia scritto il numero 10 ...
    comunque il campionamento dei close deve essere superiore a 1 altrimenti non ci può essere differenza di campianatura. Detto questo decidi su quale lunghezza vuoi campionare, ad esempio con 10 close hai i due valori probabili a 2/3 dev standard del range in cui il prezzo successivo si formerà, calcolato considerando 10 valori. Se lo fai a close settimanale sarà un range settimanale capionato su 10 settimane.
    ..se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.

  5. #55

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    Buonasera, stavo leggendo la sezione “PDF trading playoptions”e ho letto “strategia a rischio positivo”: una tecnica che permette la costruzione di strategie in opzioni a rischio zero o positivo. La frase in corsivo mi interessa molto, non solo, ma leggo che il rischio è sostanzialmente nel costruire la strategia e quindi vorrei approfondire. Inoltre, leggo ancora, che l’obbiettivo è costruire strategie che al limite non ci portino nessuna perdita o comunque un leggero guadagno. Ma quindi è una strategia vera e propria con tutte le condizioni di entrata e di uscita con rischio praticamente prossimo allo zero?

  6. #56
    L'avatar di Andrea Cagalli
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    Buonasera, stavo leggendo la sezione “PDF trading playoptions”e ho letto “strategia a rischio positivo”: una tecnica che permette la costruzione di strategie in opzioni a rischio zero o positivo. La frase in corsivo mi interessa molto, non solo, ma leggo che il rischio è sostanzialmente nel costruire la strategia e quindi vorrei approfondire. Inoltre, leggo ancora, che l’obbiettivo è costruire strategie che al limite non ci portino nessuna perdita o comunque un leggero guadagno. Ma quindi è una strategia vera e propria con tutte le condizioni di entrata e di uscita con rischio praticamente prossimo allo zero?
    Si, esattamente

  7. #57

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    Grande. Quindi, per conferma, si usano solo opzioni e senza il sottostante, e nel momento in cui si dovessero presentare le condizioni per aprirla, io già in partenza appena apro le opzioni sono sicuro che il rischio è praticamente zero o addirittura con un piccolo guadagno. Ed è tutto spiegato dettagliatamente nella dispensa? Ma è anche facile da replicare? E’ una strategia di breve, nel senso che ogni mese è replicabile, o richiede un lungo periodo? Il margine richiesto approssimativo più o meno a quanto ammonta?

  8. #58
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    Grande. Quindi, per conferma, si usano solo opzioni e senza il sottostante, e nel momento in cui si dovessero presentare le condizioni per aprirla, io già in partenza appena apro le opzioni sono sicuro che il rischio è praticamente zero o addirittura con un piccolo guadagno. Ed è tutto spiegato dettagliatamente nella dispensa? Ma è anche facile da replicare? E’ una strategia di breve, nel senso che ogni mese è replicabile, o richiede un lungo periodo? Il margine richiesto approssimativo più o meno a quanto ammonta?
    Attenzione che non è un bancomat!

    Ricorda, e c'è scritto, che senza rischio non c'è guadagno.

    Per cui un pò di rischio c'è ed è quello che deriva dalla capacità che devi affinare per montare la strategia.
    Ci sono dei passi da seguire e non è messa a mercato in una sola volta.

    Per il margine dipende da sottostante e quantità. Per iniziare io le farei su un titolo a basso costo e con quantità 1, poi, una volta che hai imparato, deciderai in base alla tua esperienza fatta sul campo.
    Parti con un centinaio di euro, così ti concentri sulla tecnica e non sui soldi.
    ..se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.

  9. #59

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    Buon pomeriggio a tutti.
    Vi vorrei sottoporre una questione: io ho webank ma tutti i dati, tranne l'azionario italiano e l'indice italiano, sono in differita di 15 minuti. Lo stesso dicasi per le opzioni. Nonostante i dati differiti, posso lo stesso negoziare le opzioni? C'è differenza tra eventualmente negoziare le opzioni settimanali o quelle con scadenze 3 o 6 mesi (ad esempio se dovessi negoziare l'opzione giugno eurostoxx, essendoci forse meno volumi è più fattibile?)?
    Perchè altrimenti dovrei attivare i dati in real time con conseguente aggiunta di costi, non solo ma non credo nemmeno di riuscire a generare un tot di commissioni da avere poi per il mese seguente i dati real gratis.
    Grazie

  10. #60
    L'avatar di Andrea Cagalli
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    Buon pomeriggio a tutti.
    Vi vorrei sottoporre una questione: io ho webank ma tutti i dati, tranne l'azionario italiano e l'indice italiano, sono in differita di 15 minuti. Lo stesso dicasi per le opzioni. Nonostante i dati differiti, posso lo stesso negoziare le opzioni? C'è differenza tra eventualmente negoziare le opzioni settimanali o quelle con scadenze 3 o 6 mesi (ad esempio se dovessi negoziare l'opzione giugno eurostoxx, essendoci forse meno volumi è più fattibile?)?
    Perchè altrimenti dovrei attivare i dati in real time con conseguente aggiunta di costi, non solo ma non credo nemmeno di riuscire a generare un tot di commissioni da avere poi per il mese seguente i dati real gratis.
    Grazie
    Ciao,
    non c'è nessuna differenza tra opzioni settimanali, mensili o trimestrali. Se hai i dati ritardati sono ritardati e siccome, soprattutto su Eurex, i market maker sono efficienti (poco spread bid/ask) vedrai dei prezzi che non corrispondono a quelli attuali. Poi si tratterà probabilmente di qualche punto però vai quasi alla cieca.

    Ciao Ciao

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