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12-01-21, 19:08 #1
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E' più importante il valore della cointegrazione o il grafico PACF?
Buongiorno a tutti, sto muovendo i primi passi nel mondo dell'overspread (in paper trading) per capire un po' come funziona il meccanismo prima di metterci soldi veri.
Mi è capitata una coppia con cointegrazione pari a 1 (livello di confidenza = 93%) che tocca più volte i limiti di controllo nel grafico del PACF e li supera in due valori (v. immagine allegata).
La domanda è: è più importante un bellissimo valore della cointegrazione (quindi posso stare tranquillo) oppure il fatto che il PACF tocca e supera i limiti di controllo (quindi devo preoccuparmi)?.
Anche se, essendo in paper trading, nel caso specifico sono tranquillo per definizione... però è utile da sapere per quando si farà sul serio.
Grazie.
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12-01-21, 19:50 #2
Come sai la cointegrazione è calcolata su dati storici, mentre i calcoli dell’ACF e del PACF sono effettuati confrontandoli con dati nuovi, in tempo reale. Infatti vedi che i due titoli hanno iniziato ad assumere un trend correlato. Nemico della cointegrazione. Quindi hai scelto una buona coppia ma ora devi controllarla con i due correlogrammi
..se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.
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12-01-21, 20:29 #3
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Grazie Tiziano,
mi sembra però che il valore della cointegrazione venga aggiornato di continuo, perché lo vedo modificarsi col passare dei giorni, quindi è un dato "aggiornato" anche quello. O sbaglio?
Grazie
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13-01-21, 12:15 #4..se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.
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13-01-21, 15:56 #5
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Grazie Tiziano,
perdonami ma sono rimasto con la mia domanda originaria: la linea guida che indichi è considerare "scoppiata" una coppia dove la cointegrazione è scesa sotto 0,5, quindi è sufficiente monitorare il valore della cointegrazione per prendere decisioni? Ignoro l'andamento dei grafici PACF e ACF perché la cointegrazione contiene già tutta l'informazione necessaria?
Grazie
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13-01-21, 18:01 #6
Scusa se non sono stato chiaro: non è che uno sia più importante dell’altro. Fino a che rimane una relazione di cointegrazione la coppia si mantiene. Quando dai correlogrammi si vede che entra della correlazione, se lavori con le opzioni puoi entrare in copertura con ‘asset che va nella direzione sbagliata. Se hai solo titoli puoi comunque hedgiare la posizione diminuendone la quantità detenuta. Senza superare la differenza di peso tra i due assets che deve oscillare al 20%.
Quindi possiamo affermare che i correlogrammi indicano quanto alta è la correlazione e se è o meno una casualità e ci indicano se intervenirem o meno negli aggiustamenti...se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.
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13-01-21, 18:28 #7
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Grazie Tiziano,
dove posso trovare del materiale che mi aiuta a capire meglio come leggere i correlogrammi? Ho capito l'idea generale ma ti confesso che non mi è chiara la loro interpretazione operativa, ossia quali "comportamenti" dei correlogrammi devono far scattare il tipo di azioni che hai suggerito.
Grazie
Buona serata
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13-01-21, 19:20 #8
Grazie anche a te!
se non lo hai già fatto, cliccando sulla (I) di informazione che trovi in basso a destra di ogni finestra.
Poi puoi fare delle ricerche in internet, sono strumenti statistici è certamente troverai materiale esaustivo. Quello che applichiamo alle serie storiche di titoli, viene applicato a qualsiasi serie storica, anche quella dell’influenza e dei ricoveri ... ad esempio. Studenti e laureati.
Buona lettura..se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.