Discussione: A che punto stanno gli USA?
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02-05-11, 12:19 #1
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A che punto stanno gli USA?
Subito dopo la crisi del 2008 su questo forum ci fu una serie di discussioni molto interessanti.
Le ricordo bene. Si parlava delle azioni che la FED stava mettendo in atto per risollevare la situazione.
Infatti dopo il fallimento della Leman Brothers avevano deciso che la via migliore non fosse quella di far fallire le banche, ma di salvarle. E la stessa decisione la presero anche per le aziende per le quali valeva il principio “too big to fail”.
Per fare questo la FED decideva di immettere nel mercato enormi quantità di moneta. Lo fece abbassando i tassi e facilitando l’accesso al credito da parte delle maggiori banche americane e finanziando i mega salvataggi.
All’epoca notammo una enorme ed anomala quantità di Put vendute sugli OI dello S&P500 che è l’indice rappresentativo dell’economia americana. Come se ci fosse stato un patto tra FED e Banche, la FED dava i soldi, ma le banche si impegnavano ad utilizzarli per riavviare l’economia reale, e se non lo avessero fatto avrebbero pagato la penale rappresentata dalle Put vendute.
Il tentativo però non portò ad una decisa ripresa dell’economia, ma piuttosto ad un aumento dei movimenti speculativi di borsa, che determinarono l’inizio di uno scollamento tra l’andamento di borsa e quello dell’economia reale, a cui ancora oggi assistiamo.
Dopo questo fatto si verificò che il debito pubblico USA si andava gonfiando ed il cross Euro/USD si incrementava e con esso l’inflazione interna.
Allora pensammo che la manovra avesse come fine ultimo, da una parte quello di facilitare l’industria americana attraverso una maggiore possibilità di esportazione, nonché attraverso un incremento di valore degli utili prodotti all’estero in valuta differente dal dollaro a causa del cambio, dall’altra quello di iniziare a svalutare, con un’inflazione progressiva, il dollaro allo scopo di “sgonfiare” negli anni il debito pubblico.
In pratica in questo modo si cercava di far pagare il conto sul fronte internazionale all’industria principalmente europea attraverso il nuovo rapporto di cambio e su quello interno alla classe sociale a reddito fisso, attraverso l’incremento dell’inflazione.
A conferma oggi registriamo un cambio Euro/USD a 1.48 ed un’inflazione del dollaro superiore al 3%.
Nonostante ciò la scorsa settimana il rating del debito pubblico USA è stato contratto da S&P.
Quindi è di tutta evidenza che le misure adottate per ridurre il debito pubblico e rilanciare l’economia americana, non sono ancora sufficienti.
Ma allora esiste il pericolo di un riaccendersi della crisi USA e quindi mondiale?
Quale può essere la mossa successiva in grado di scongiurarla?
Stamane leggiamo sul giornale che Osama Bin Laden è stato ucciso.
Ci hanno mostrato la foto del volto del cadavere.
Quindi questo fatto storico potrebbe innescare un processo di fiducia generalizzata in grado a dare la spinta definitiva alla ripresa?
Speriamo. Ma le premesse non sono buone.
Infatti dal mondo arabo si dice che il fatto non sia vero.
E se si va ad analizzare ci si trova di fronte ad evidenze un po’ sconcertanti:
1) confrontando la foto del volto del cadavere con quella da vivo si nota dai dettagli che l’ipotesi che sia un foto montaggio non è assolutamente peregrina. La bocca e le orecchie del cadavere hanno la stessa identica posizione che nella foto da vivo. Addirittura i riflessi della luce sulle orecchie sono identici.
2) Il corpo si legge sia stato immediatamente sepolto in mare in rispetto alla legge islamica. E sembra strano che una prova così importante per gli USA sia vanificata in questo modo e per questo motivo.
Se venisse fuori che è una messa in scena, che figura farebbe il governo americano? Che succederebbe alla fiducia degli investitori? Che riflesso ci sarebbe nelle borse?
E infine ci si chiederebbe: Perché ricorrere a espedienti da ultima spiaggia come questo? Che fossero alla frutta?Ultima modifica di pidi10; 02-05-11 alle 13:03
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02-05-11, 13:51 #2
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Ma chi sei? ...Mandrake
http://www.ilsole24ore.com/art/notiz...a-115551.shtml
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02-05-11, 14:49 #3
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Girando sul WEB ho trovato questo articolo pubblicato Martedi 15 gennaio 2008:
http://blog.panorama.it/mondo/2008/0...laden-e-morto/
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02-05-11, 15:03 #4
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Che la notizia abbia influenza è indubbio.
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02-05-11, 16:02 #5
Come sempre lo stile Americano è, se mi passate il termine, un pò goffo, ingenuo!
Se pensiamo all'attacco di Pearl Harbor, gli americani hanno lasciato l'amabasciatore giapponese in anticamera e non lo ricevettero pensando che se non gli avesse notificato l'inizio della guerra, questa non sarebbe partita... mentre aspettabvano, li hanno rasi al suolo!
Ero a NewYork nei giorni dell'attacco alle Torri Gemelle e la percezione che il popolo aveva e che ha poi mantenuto, è che quello fosse un autogol di dimensioni tali da dover minimizzare poi il numero dei decessi. Da 30.000 circa se ne commemorano poco più di 3000.
Ed avanti così, è il loro carattere.
Una notizia come quella della morte di Bin Laden avrebbe dovuto far salire le borse di almeno il 10%, non perchè la vendetta veniva consumata (alla borsa non interessa) ma perchè i costi per difendersi da un terrorista così importante sarebbero diminuiti in maniera consistente e tali da impattare sul PIL. Ma nessuno ci ha creduto, anzi, in tanti, io compreso, si pensava che Bin Laden fosse già morto. E morto di malattia, era un dializzato grave e le sue condizioni di salute peggioravano velocemente giorno dopo giorno.
Il problema Americano è e rimane il problema di tutti: c'è una crisi fortissima e siamo in un momento di svolta. Loro non lo vogliono affrontare, vogliono nascondere, vogliono provare a passare il cerino senza rendersi conto che il cerino lo stanno passando tutti e non c'è più chi se lo piglia.
La situazione è drammatica e lo si vede dalle posizioni degli investitori. Questa mattina nella diretta con CNBC non me lo hanno fatto dire e lo scrivo ora: stiamo salendo senza forza ma nessuno si sta posizionando per contrastare la discesa. Significa che tiene fin che tiene ma quando partirà sarà inarrestabile...o quasi.
Come è giusto che sia.
I debiti sono rimasti e si sono ingranditi, i posti di lavoro sono diminuiti, i consumi sono al palo, mezzo mondo è in rivolta per avere ciò che non si potrà avere perchè il pianeta Terra non ne avrà per tutti. Gli stati stanno saltando, le banche lo hanno fatto e continuano a farlo...l'unico modo per infondere ottimismo passa per i media..ed ecco le notizie sparate come gerovital di una economia col fiato corto. Anzi, senza più fiato.
Come si può vedere sui DPD del DAX dove la forza relativa è meno della metà di quello che dovrebbe essere e la distanza tra strike Call e Strike Put è di diversi strike (segnale di fortissima indecisione):Ultima modifica di Cagalli Tiziano; 02-05-11 alle 16:28
..se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.
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02-05-11, 16:28 #6
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Più che goffo e ingenuo il comportamento degli americani mi sembra quello dell'elefante nel negozio di cristalleria
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03-05-11, 01:05 #7
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Sul supplemento Plus 24 dell' Il Sole 24 Ore di sabato 30 aprile, c'è a firma di Virginio Schiavetti (ricercatore economico indipendente) un articolo titolato "L'opzione put della Fed sul debito pubblico Usa" sottotitolo "il controllo dei tassi sui Treasuries realizzato con schemi rischiosi di riacquisto".
Leggendo il tuo post di oggi,ho pensato : sarà Pidi il ricercatore indipendente ...?
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03-05-11, 12:56 #8
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No non sono io.
Forse però Virginio Schiavetti segue il Forum, perchè lui ha pubblicato l'articolo il 30 aprile 2011 mentre noi qui ne parlammo all'inizio del 2009.
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03-05-11, 13:27 #9
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Ciao A tutti ,vorrei chiedere un parere a Pidi o a Tiziano o comunque a chiunque ha voglia e tempo di darmi un consiglio,io ho qualche soldo investito sui BTP ,leggendo questi post mi viene qualche dubbio se tenerli o meno voi cosa ne pensate ,salterà tutto????
Ringrazio anticipatamente se qualcuno ha tempo e voglia di rispondermi.
Ciao
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03-05-11, 14:35 #10
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Io non sono un consulente e quindi non ti posso rispondere sul titolo specifico.
Quello che ti posso dire è che certi movimenti hanno bisogno di tempo per maturare e quando maturano lo fanno velocemente, ma sempre in qualche giorno.
Ti suggerisco di approfondire l'argomento Covered Call d'Autore.
In pratica è una strategia abbastanza tranquilla, anche se abbisogna di attenzione almeno una volta al giorno, che ti può portare ogni mese il guadagno di uno o più anni da cassettista.
E per difendersi in borsa oltre tutte le metodiche più conosciute ce n'è una non sempre praticata, ma potentissima. Quella di accumulare guadagni preventivamente per ammortizzare eventuali perdite future. E ti assicuro che non sto scherzando.