Discussione: OI rapporto P/C
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03-05-14, 13:27 #1
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OI rapporto P/C
Buongiorno
Per quanto concerne l'open interest, ho letto che per individuare supporti e resistenze in maniera semplice è possibile confrontare il rapporto call/put sullo strike di riferimento.
Esempio:
Escludendo lo strike ATM che non fa testo in quanto ATM, un open interest molto elevato su una call (interpretato come resistenza) potrebbe essere meno valido se allo stesso tempo presenta un elevato quantitativo di put.
Si dovrebbe quindi controllare il differenziale call/put ovvero prediligere come probabile resistenza lo strike che abbia un elevato quantitativo di call e contemporaneamente il più basso quantitativo di put, in maniera tale che il rapporto sia a favore delle call (preferendo questa considerazione rispetto al semplice fatto che una colonna di call sul grafico sia più lunga rispetto ad un'altra di call su altro strike).
Che cosa ne pensate?
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03-05-14, 16:56 #2
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Ciao cheope.
Penso che in parte sia vero: il rapporto tra le 2 quantità è importante. E' pure vero, però, che un numero basso di OI, anche se tutto di Put o di Call, poco potrà fare come resistenza o supporto.
So che è banale dirlo ma bisogna "pesare" entrambe le grandezze: rapporto call/put e numero assoluto (o relativo rispetto alle altre colonne).
Come stabilire i numeri giusti non lo so. Forse, con un pò di esperienza, a vista si capisce di più che con i conti matematici.
Tieni presente, ma se frequenti questo forum ti sarà già noto, che il numero di call e put può essere forviante perchè esiste anche il sottostante che trasforma le call in put e viceversa. E' per questo che Tiziano ha inventato i DPD.
Comunque in mancanza dei DPD...
Jesse
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03-05-14, 18:58 #3
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Ciao Jesse, grazie per il chiarimento.
Certamente, come dici tu, un basso OI non sarà in grado di essere un valido supporto e resistenza, io l'avevo dato per scontato.
Frequentando il forum ho anche letto dei DPD ma vorrei fare un discorso più generale poiché in mancanza di questo strumento vorrei essere in grado di interpretare in maniera anche solo approssimativa qual'è la situazione corrente.
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04-05-14, 11:33 #4
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L'argomento è sicuramente interessante, anche perchè finché Tiziano non ha inventato i DPD l'unico strumento simile erano gli OI.
E direi che ancora oggi la maggior parte dei trader utilizza gli OI. Come? L'unica altra considerazione che mi viene in mente è sulla variazione (banale anche questa) che può essere vista anche nella sezione "Diamo i numeri" o tracciata con Fiuto.
Cosa dedurre, oltre un rafforzamento o un indebolimento delle convinzioni del mercato, non lo so.
Faccio appello a qualcuno più esperto per agiiungere eventuali considerazioni...
Jesse
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04-05-14, 12:05 #5
Giusto perchè non si perda la memoria storica
:
sino a che non ho pubblicato il mio metodo, cioè considerare gli open interest come coloro che vendono, ti ricordo che i "traders" li consideravano comperati!
E quindi SBAGLIATI!
Li consideravano comperati perchè un tempo le opzioni non si potevano vendere ma solo comperare, per cui i players erano solo compratori. Poi è stata introdotta la possibilità di vendere ma coloro che interpretavano gli oI ...non se ne sono accorti...se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.
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04-05-14, 13:43 #6
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