
Originariamente Scritto da
legra66
Sempre interessantissimi i tuoi spunti per una costruttiva riflessione.
Può darsi sia come dici tu , che siamo mediamente più poveri.
Può darsi anche che , a differenza del passato , non ci sia la ragionevole accettazione del fatto che le persone meno abbienti debbano limitare un pò i consumi a seguito di diminuite disponibilità economiche che possono anche essere dovute a difficoltà economiche momentanee , fenomeni inflattivi.
Invece no : tutti devono consumare il più possibile , sempre e comunque .
Se appare evidente che ciò subisca degli impedimenti , si interviene con qualche misura di supporto come quelle di cui tu parli nel tuo intervento , peraltro quelle adottate dalle autorità.
Ma qui si sta confondendo la crescita economica con lo sviluppo, che sono due cose differenti.
La crescita economica è l'insieme di dati (PIL , ricchezza delle famiglie , parametri più o meno affidabili ) che dovrebbero misurare il benessere economico e che non devono mai smettere di crescere e di migliorare .
Lo sviluppo è mettere la parola "sostenibile" dopo quello di cui sopra.
Sostenibile nel tempo , in modo da non dissipare in modo dissennato le risorse disponibili , accettando l'idea che esse non siano infinite e che comunque la si giri , le attività umane sull'ambiente e sulle risorse stesse avranno un impatto.
Impatto che però deve essere sostenibile.
Secondo la mia opinione , quando si può andare da Milano a Londra e tornare con qualche decina di euro , c'è qualcosa che non funziona.
Non può stare in piedi , non è logico.
Il problema è che le "cicale" vanno difese a spada tratta , perchè spesso sono queste che comunque vadano le cose , con disponibilità , con debiti , in bancarotta , garantiscono che i numeri della "crescita economica" siamo sempre sostenuti.
Le "formiche" , come le chiamavano quando ero giovane io non sono più apprezzate.
Negli anni '80 Heater Parisi cantava "ma la formica non cicale mica" .
Ed è vero che la formica non cicale mica , ma nessuno ne vuole più sentire parlare .
Tanto meno i governatori delle banche centrali , i politici e più in generale la classe dirigente che popola più o meno tutto il globo , tutti impegnati a escogitare il prossimo bonus perchè quando cambia la stagione la cicala farà fatica a cantare.
Insomma crescita economica "whatever it takes" .