Risultati da 1 a 3 di 3
  1. #1

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    Obbligazionario versus azionario

    Vorrei provare a condividere con voi un semplice ragionamento che da qualche mese è presente nella mia testa. Poiché sulla mia testa non garantisco il vostro aiuto e le vostre correzioni saranno ben accette.

    Tenterò di spiegare perché conviene investire sull’obbligazionario, coeteris paribus, piuttosto che sull’azionario. Dimostrerò che la previsione di un mercato obbligazionario è di gran lunga più semplice della previsione di un mercato azionario.

    Fissiamo subito due assiomi: il prezzo di un mercato obbligazionario può oscillare tra zero e un numero reale finito. Ma l’assioma più importante è comprendere che su un mercato obbligazionario non possono esistere bolle speculative, ripeto non possono esistere bolle speculative, nonostante gli strapagati media riescono nella loro schizofrenia paranoide a scrivere simili strafalcioni.

    Veniamo al dunque.

    Per comprendere se un titolo azionario è “conveniente” acquistarlo i “fondamentalisti” eseguono la seguente operazione: calcolano la sommatoria dei flussi di cassa divisi per il tasso d’interesse in attualizzazione composta (tale metodo prende il nome di Discount Cash Flow). Ovviamente questo metodo deve stimare gli utili (in realtà sarebbero i flussi di cassa ma poco cambia per il nostro ragionamento) futuri che saranno presenti al numeratore attualizzati ad un tasso d’interesse stimato presente al denominatore. Facciamo un esempio per comprendere bene questo concetto.

    L’analista di bilancio suppone, attenti alle parole perchè sono fondamentali per comprendere il concetto, che gli utili futuri stimati con metodi statistici saranno pari a 100. Però il prezzo dell’azione vorrei conoscerlo adesso e quindi non posso che attualizzare questo valore ad oggi, con un tasso d’interesse stimato. Mi uscirà un valore, supponiamo 25, che dovrà essere confrontato con il prezzo spot dell’azione.

    Come si può dedurre il prezzo di un’azione si trova con un numeratore incerto (gli utili attesi) e un denominatore incerto (il tasso d’interesse). Dalle “incomprensioni” delle differenti analisi si creano quelle bolle speculative che tanto spiegano l’andamento del mercato (ma ci torneremo). In realtà la borsa non è altro che un susseguirsi di bolle speculative che inevitabilmente scoppiano. Ma riprenderemo e approfondiremo questo concetto e lo sfrutteremo a nostro vantaggio.

    Arriviamo al nostro mercato obbligazionario facendo un esempio sullo Schatz.

    Intanto al numeratore dobbiamo attualizzare le cedole certe e il capitale a scadenza certo (visto che il rimborso avviene alla pari). Tali cedole più il capitale verranno attualizzati per un certo tasso stimato e quindi incerto. Si amici avete proprio capito bene: per prevedere il prezzo di un’azione è necessario stimare numeratore (incerto) e un denominatore (incerto); mentre con l’obbligazionario il numeratore per noi è certo e solo il numeratore è incerto ma facilmente prevedibile come dimostreremo nei prossimi articoli.

    Ma siamo sicuri che lo Schatz non può andare oltre un certo valore che è 112?

    Basta un semplicissimo ragionamento per comprenderlo. Visto che stacca due cedole annuali (per semplicità utilizzo la capitalizzazione semplice) del 6% e restituisce alla scadenza 100 di capitale non risulta difficile capire che 112 è il suo prezzo massimo.

    Se lo schatz dovesse andare a 112 risulta totalmente indifferente (in realtà non è così in quanto risulta perdente…provate a spiegare voi se vi facesse piacere) per un investiore comprarlo o non comprarlo. Supponiamo un capitale di 112000 euro utilizzati per acquistare lo Schatz. Ricevo due cedole da 6000 euro e il capitale a scadenza di 100000 euro. Il guadagno di 12000 euro viene compensato dalla perdita in conto capitale di 12000 euro.

    Certo direte voi ma se è così semplice perché molti perdono in Borsa?

    Risposta: perché si complicano la vita cercando di creare il formulone matematico per “inscatolare” un fenomeno sociale.

    Alla prossima vedremo cosa possiamo fare per avere elevate probabilità di andare in Gain subito.


  2. #2

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    Re: Obbligazionario versus azionario

    Siccome sono letteralmente una “schiappa” sull’obbligazionario ti seguirò con interesse a patto che utilizzi un linguaggio molto ma molto semplice partendo dall’abbecedario dell’obbligazionario.

  3. #3

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    May 2010
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    Re: Obbligazionario versus azionario

    Certo AZ!

    Mi sembra il minimo che posso fare per te.

    Devo imparare a essere più semplice e fare molti esempi. Mi impegnerò in questo.

    Adesso torno a bomba a leggere il tuo discorso sulla volatilità

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