Discussione: Giovedì 5 maggio a Milano
Visualizzazione Ibrida
-
08-05-11, 15:35 #1
- Data Registrazione
- May 2010
- Messaggi
- 158
Az 13 ci ha ricordato due fondi falliti. Quello di Victor Niederoffer (convinto venditore di options) e quello di Taleb (convinto compratore di options DOTM in attesa del "cigno nero").
In definitiva sono sempre convinzioni ed atteggiamenti estremi che ci fanno perdere soldini.... , mentre i nostri due maestri (Tiziano e A13) ci ricordano la necessita di una gestione dinamica della strategia in opzioni ovvero la gestione del rischio.
Perche solo vendere o solo acquistare call o put? Incassare gratifica molto, ma per errori direzionali o per bruschi mutamenti di volatiliita' si possono passare brutti momenti....se non neutralizzati. Spendere soldini per comprare una call e' di sicuro meno invitante, ma spesso l'acquisto di CALL e solo l'inizio di una strategia che poi portera ad incassare soldini...
Resto convinto che in borsa la questione fondamentale anche nella operativita' in opzioni sia sempre l'analisi del mercato sia sotto l'aspetto fondamentale (i tassi sono una cosa seria e cosi pure gli eventi geopolitici con i riflessi sull'andamento delle materie prime, etc. etc), sia sotto l'aspetto tecnico (scegliere il timing giusto e' decisivo).
Le opzioni sono poi il mezzo piu sofisticato, piu' intelligente e piu sicuro (permettono infatti un perfetto controllo del rischio se ben usate) per entrare in un mercato secondo le proprie convinzioni senza lasciarci le penne......
Eppure studiosi non sprovveduti sono stati spennati....C'e da chiedersi come abbiano fatto? Ingordigia e ansia da rendimento che hanno portato ad un'eccessiva leva? Fanatica fiducia nelle proprie convinzioni?
Beh cercheremo di non imitarli...
-
08-05-11, 18:45 #2
Io ho conosciuto diversi trader a livelli alti di investimento. In genere sono capo strategist di banche d'affari e allora lì la questione è semplice perchè devi rimanere entro parametri che non puoi superare.
Cosa diversa è gestire capitali decidendo tu stesso quanto rischiare. Se perdi il contatto con la realtà arriva il delirio da onnipotenza ed allora utilizzi leve spaventose e finchè va bene ...
Un mio conoscente del Minnesota ha azzerato 20 anni di lavoro con un misero - 4%.
Come ha fatto? Usando la leva a 25.
A parer mio il trader seve sapere esattamente quanto vuol guadagnare e, raggiunto l'obbiettivo, fermarsi e studiare nuove strategie.
Almeno, io faccio così, anche perchè, prima o poi, l'ingordo si strozza!..se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.
-
08-05-11, 22:04 #3
- Data Registrazione
- Oct 2008
- Messaggi
- 313
La domanda che Tiziano ha posto è intrigante, e soprattutto con possibilità di diverse varianti e che genera commenti diversi.
Rileggendo gli ultimi post, sembra che il rischio maggiore possa essere poi l'incapacità del trader a gestire al meglio la dinamicità della strategia... E' meno rischioso l'acquisto se poi non sono in grado di intervenire... almeno la perdita è definita... ma in questo modo "devo sperare di aver indovinato" direzione, timing ed intensità...
Forse il problema non è comprare o vendere, ma piuttosto la capacità di intervenire quando il mercato si gira nella direzione che non ci attendiamo..
Nella mia soluzione ho indicato vendita di opzioni, perchè come mi ha insegnato Tiziano, se vendo posso sempre intervenire, mentre se compro devo attendere e sperare..
E se preferisco vendere, meglio avere un pavimento di arrivo, nel peggiore delle ipotesi..
Un saluto a tutti voi..
-
09-05-11, 09:44 #4
- Data Registrazione
- May 2010
- Messaggi
- 158
Sono ormai 30 anni che seguo, con i miei soldini, i mercati (mi sembra incredibile, ma e' vero!). Quasi tutte le persone che trovavo nei "borsini", alcune delle quali sono poi passati al trading online, sono sparite....e si dedicano ad altro. Io continuo ad operare, ma non sonocerto piu' bravo di altri... E' la prudenza che, finora, mi ha salvato.
Ricord che una delle prime operazioni da me fatte, fu l'acquisto di azioni "La Centrale" di cui era presidente Roberto Calvi (che era anche a capo del Banco Ambrosiano e che fu trovato morto sotto il Ponte dei Frati Neri a Londra).
Dopo appena una mezz'ora dal mio acquisto, fu arrestato (nel 1981) ed il titolo " La Centrale" precipito'..... Ho subito capito cosa potesse succedere a chi fosse troppo baldanzoso in borsa...
Ai neofiti mi permetto di consigliare la seguente prima regola: non assumete rischi che non siete in grado di sopportare e mantenete sempre una buona liquidita' a disposizione (sono cartucce che vi permettono di continuare a spararare). Mai farsi mettere all'angolo. Se succede si prendono solo dei gran cazzotti e si va a tappeto.
Una persona che conosco sosteneva che in borsa bisogna dimostrare di avere i "coglioni". Gli ho sempre risposto che , prima di dimostrare coraggio, bisogna far funzionare il cervello.
Potete immaginare cosa ha significato per me la scoperta dell'uso delle opzioni.
Esse sono il trionfo della razionalita' in una realta' (i mercati) del tutto irrazionale.
Esse permettono di costruire posizioni sul mercato del tutto coerenti con la propria visione e con le proprie disponibilita'.
Ad essere maniaci del controllo del rischio, con esse, si riesce a definire esattamente quanto si puo' guadagnare e quanto perdere nei mesi a venire ovunque vada il mercato. Questo sia comprando che vendendo Call o Put con le opportune coperture.
Cosa si vuole di piu? Imparare ad usarle e' un dovere.
-
09-05-11, 13:12 #5
- Data Registrazione
- Nov 2008
- Messaggi
- 953
-
09-05-11, 16:48 #6
- Data Registrazione
- May 2010
- Messaggi
- 158
Mi considero una persona tutto sommato fortunata. Ho ricordato quell'episodio proprio per rimarcare il fatto che in borsa puo' veramente succedere di tutto.....
Ad esempio proprio in questo momento.....il BUND...e' carissimo se si considerano i tassi attuali e quelli futuri eppure sale.....Qualcuno sta sbagliando....
-
09-05-11, 17:01 #7
- Data Registrazione
- Nov 2008
- Messaggi
- 953
Naturalmente stavo scherzando, lo sai.
Ironizzo spesso e volentieri anche sulle mie cappellate che, nonostante gli anni passino, succedono comunque.
D'altronde, cos'è l'esperienza se non la somma dei propri errori ?
E' pur vero che poi si ricordano (e si citano, come tu stesso hai fatto) gli episodi estremi che han dell'incredibile.
I piccoli trades con gain limitati invece (per fortuna !) diventano routine.
In merito al Bund, concordo con te, come concordo sulle tue considerazioni relative allo strumento "opzioni" i cui vantaggi hai ben argomentato.
Ad maiora !
-
09-05-11, 14:32 #8
- Data Registrazione
- Sep 2009
- Località
- Roma
- Messaggi
- 359
Ciao Tiziano, nel programma di Milano,dove non ho potuto essere, c'era una voce che diceva "il capitale a disposizione determina la strategia",ecco volevo sapere cosa si intende con questo concetto, inoltre in giro per la rete si trovano persone che propongono lo stop loss sulle strategie in opzioni relegando gli aggiustamenti come eventi rari da usare pochissimo,cosa ne pensi?
Grazie,un saluto a tutti...
-
09-05-11, 20:42 #9
Semplicemente che i soldi che metto a disposizione della strategia mi debbono permettere tutte le mosse necessarie per portarla a scadenza. Per cui la dimensione del contratto deve essere proporzionale al capitale a disposizione.
Per la seconda domanda: quello di cui parlano non sono "strategie" in opzioni ma "gratta e vinci"...se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.
-
10-05-11, 12:22 #10
- Data Registrazione
- Feb 2010
- Località
- Torino
- Messaggi
- 220
buongiorno a tutti, scrivo qua per rimanere in tema "strategie" e non "gratta e vinci"..
girando un po' per il book di giugno di intesa ho notato una forte discordanza di prezzi:
La put atm 2.1, è prezzata 0.126; la call atm 2.1, è prezzata 0.076.
Più volte Tiziano ha detto di far fare il lavoro ai market maker, per quanto riguarda la direzione del trend.. Che dire di questa ?