Discussione: A che punto stanno gli USA?
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10-06-11, 18:20 #51
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Ciao Tiziano,
permetti una domanda in merito alla tua affermazione:
Ho notato questo fatto anche nel sorriso di volatilità di ieri 09-06-2011 (vedesi allegato), ma non riesco a capire come si arriva alla tua affermazione.
Se non erro il grafico si costruisce mettendo ascissa i gli strikes di put e call eventualmente di scadenze differenti, da cui si ricava la volatilità implicita da mettere in ordinata.
Ad esempio: la put 17 giugno 1295 quota 16 punti, il sottostante è a 1286.5 e con la formula di Black&Scholes ricavo una volatilità implicita di 15 % che è la mia ordinata per l’ascissa 1295 put giugno.
Cosa succede alle opzioni che si scostano molto da tale curva? Avendo alta volatilità implicita indica che hanno un prezzo maggiore di quanto dovrebbe essere. Questo mi basta per dire che ci sono stati forti vendite di quelle opzioni?
Ti ringrazio per la tua disponibilità.
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10-06-11, 20:57 #52
La volatilità definisce il premio dell'opzione. E più è alta e maggiore sarà il premio.
Se lo comparo con un valore precedente posso ricavarne la differenza.
Nel caso specifico vedevi che la curva aveva un certo valore, salvo gli strike che sono stati venduti e hanno segnato una linea più alta. Quindi più premio.
Vedila un pò come una polizza assicurativa che ha un valore base ma ha anche una parte variabile che può essere applicata nei casi in cui si prevede più probabile l'evento assicurato.
Nel caso delle opzioni la previsione è sulla possibilità che il prezzo tocchi lo strike.
I volumi di nuovi contratti aperti invece li ricavi nello storico dell' OI, facendo la differenza tra i vari giorni.
Su questo punto non si faccia confusione tra i volumi di contratti che sono passati di mano e quelli nuovi che si sono aperti.
I volumi dei contratti scambiati, contrariamente a quello che in tanti scrivono, a me non da nessuna indicazione di trend: ci sono giorni che scambio dei contratti e altri che ne scambio di più ma non certo perchè il trend è girato in un modo o in un altro.
Cosa differente è se decido di aprire un contratto Put o uno Call..in questo caso la scelta la faccio in base al trend...se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.
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12-06-11, 18:23 #53..se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.
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12-06-11, 19:03 #54
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Fino a che persone come glacer15 stanno su questo forum e se la sentono di condividere idee, chi ascolta non potrà che continuare a farlo con grande piacere.
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12-06-11, 22:35 #55
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Il mondo politico di presenta sempre piu' come un pugile suonato, messo all'angolo ed incapace di reagire. Cerca disperatamente di tenere sotto controllo una situazione esplosiva, ma appare, sconsolatamente, privo di una adeguata progettualita' e credibilita'.
La politica e' "random" perche non sa e non puo' decidere anche perche sotto ricatto: ha permesso uno sviluppo basato sull'eccessivo debito che qualcuno dovra' pure rimborsare...
La situazione e' anche piu' complessa perche' il mondo della finanza non solo non ha aiutato, come avrebbe dovuto, un sano sviluppo delle imprese, ma ha percorso la strada piu' facile ed immediata della pura speculazione.
Anch'io traggo vantaggio dalla speculazione, ma ogni mattina verso i margini e pago i miei sbagli. Esiste un mercato parallelo che non contempla questa regola....e tutto e' piu' instabile!
Sono le grandi banche ed istituzioni finanziarie che governano i mercati (ed ormai non solo...) e che decidono dove devono andare.
Non c'e alternativa: se vogliamo pungerle un poco con un sia pur piccolissimo spillo.....dobbiamo capire cosa fanno e seguire le loro mosse altrimenti ci scottiamo....
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13-06-11, 08:15 #56
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Si pensi ad esempio al bund. Dovrebbe scendere in relazione ai tassi ed invece rimane forte e sale. Da che parte conveniva e conviene stare? Abbiamo Paesi europei sotto attacco anche mediante l'uso di Cds che vengono scambiati sul mercato non regolamentato. Dove vogliono arrivare? Che obiettivi hanno? Non certo quello di metter ordine i conti di questo o quello stato, ma quello di fare con ogni mezzo un mare di soldi. Come controllare i loro movimenti? Come e' possibile andargli contro nel nostro operare sui mercati?
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13-06-11, 08:56 #57
Il fatto è che le cose cambiano con la velocità della luce, mentre la finanza rimane la stessa.
Ovvero, fare soldi indipendentemente da cosa ed il perchè.
Condivido quanto scrivi solo su tre punti vorrei fare una considerazione
Se fai trading in opzioni NON fai speculazione! O almeno, io non la faccio. Vendo delle polizze assicurative e mi occcupo di coprire il rischio venduto.
Se ci si riflette facciamo come le assicurazioni, con la differenza che il premio da pagare lo decide il mercato1
Dovrebbe. Ma se salgono i tassi le aziende indebitate sono più a rischio e così una grossa parte dei soldi si preferisce lasciarli in obbligazioni...e quindi non scende.
Ma scenderà
Mai andare contro il mercato! Controllarli sì: abbiamo l'Open Interest, il CIT, il LIT e i raggi x che si chiamano DPD...se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.
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13-06-11, 10:38 #58
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Mai andare contro il mercato! Controllarli sì: abbiamo l'Open Interest, il CIT, il LIT e i raggi x che si chiamano DPD.
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13-06-11, 11:20 #59
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L'esempio del Bund era proprio per ribadire che andare contro il mercato e', di sicuro, un azzardo. Conosco trader che si sono fissati su una loro personale convinzione e sono finiti male. Affermavano " in borsa bisogna dimostrare coraggio". Era molto meglio se avessero spremuto un po il cervello ed avessero cercato di capire come si muovevano le "mani forti" (termine che pero' andrebbe oggi approfondito...).
E' indubbio che ci sono squilibri ad esempio in Europa che vengono sfruttati per far soldi e che purtroppo i tempi della politica (che dovrebbe trovare soluzioni) non sono certo quelli rapidi della speculazione.
C'e' chi sta testando la capacita del "sistema Europa" di rimanere unito e punta al peggio. Alla fine penso (almeno io lo spero) dovra' ritirarsi, ma finche' la politica europea non sara' in grado di dare risposte convincenti (una sempre maggiore integrazione) il BUND, considerato bene rifugio, rimarra' forte sia pure con inevitabili temporanei ritracciamenti (e sarebbe ora....).Ovviamente queste sono solo opinioni : quello che conta sono i "numerini" ovvero il dato reale ed oggettivo.
Analisi del trend, dell'O.I. e dei nuovissimi DPD aiutano molto e sono per noi piccoli trader decisivi.
Bisognerebbe pero' domandarsi quali ricadute abbia l'esistenza dell'importante mercato parallelo non regolamentato in cui le grandi istituzioni bancarie sono libere di scambiarsi ad esempio cds su questo o quel Paese senza alcun controllo. E si tratta di una enorme massa di denaro.... I cds sulla Grecia salgono ed ecco che il bund sale e gli istituzionali spostano i loro strikes di riferimento. Mi paiono delle "mani deboli"....
Tiziano chi sono oggi le "mani forti"?
Mah...a me pare che la prima cosa da fare sia imparare bene come si gestisce il rischio ed in questo le strategie in opzioni sono impareggiabili.
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13-06-11, 12:32 #60
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La domanda a Tiziano parte da un presupposto sbagliato. Per "mano forte" non si intende chi, sulla base delle proprie approfondite analisi giunge a conclusioni circa i livelli "fair" del mercato (o almeno non solo) ed in prossimita' di questi si colloca, ma, molto piu prosaicamente, chi e' un grosso operatore e dei "corretti" livelli non si preoccupa piu' di tanto: pensa solo a non perdere....e a guadagnare.
Probabilmente su certi livelli ritenuti invalicabili i gorssi operatori insisteranno.....e da li si sposteranno con meno decisione e la colonna delle call (o delle put) dei dpd si alzera' e divverra' invalicabile.
Comunque anche tra le "mani forti" si devono fare distinguo credo. Un conto sono i grandi fondi istituzionali che hanno interesse a mercati correttamente valutati e non in "bolla", un altro conto sono le grandi banche di affari.
L'eccessiva leva sul mercato e l'andamento demografico negativo, mi pare spostino la "forza" a vantaggio di quest'ultime.