Visualizzazione Ibrida
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04-07-11, 23:31 #1
Convergenza di probabilità Bobaop + Segnali operativi
Buonasera,
Oggi pomeriggio ho acquistato il video “ Il mercato in opzioni in real time con le bande di bollinger” e mi ha colpito molto l'originale ed efficace tecnica che cerca di intercettare e cavalcare il trend del sottostante. Ho fatto qualche prova giusto per prendere dimistichezza con gli indicatori ed in effetti la percentuale di trade positivi è molto elevata tra il 70% e l'80%. Basterebbero questi numeri ed una oculate gestione con opzioni per andare costantemente in profitto con utili mensili ragguardevoli .
Per la serie "per chi non si accontenta" mi sono chiesto:
ma è possibile far di meglio al fine di ottenere una operatività ancor piu tranquilla ?
Ho pensato che se 2 tecniche diverse mi dicono la stessa cosa ovvero sono convergenti
io dovrò avere una maggiore probabilità che quella cosa si verifichi. giusto?
Allora ho pensato di fare in questo modo:
Vado sulla sezione del sito SEGNALI OPERATIVI e vado a vedere tutte quelle azioni, indici, future etc.. che nelle tabelle Slow Revolution(barre a 60 minuti) hanno dato inizio ad un trend ovvero hanno il segnale long o short da 1 barra solamente.
A questo punto io incomincio ad operare se e solo se l'eventuale segnale di ingresso sul 5 min che mi da il metodo bobaop è concordante con il segnale che mi da lo slow revolution.
Probabilmente ci saranno meno occasioni di entrata ma quando la condizione si verifica presumo che la probabilità che la linea di regressione ti torni indietro è veramente remota e la percentuale di trade positivi dovrebbe alzarsi sensibilmente.
Che ne dite è fattibile una cosa del genere ?
Saluti
ApoUltima modifica di Apocalips; 04-07-11 alle 23:34
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05-07-11, 00:07 #2
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05-07-11, 00:22 #3
Grazie Mauro per la risposta.
Si hai ragione ovviamente è da evitare il fenomeno del multiallineamento ovvero il seguire
le risultanze di 2 o piu indicatori della stessa categoria. per esempio in AT un MACD ed uno stocastico che sono due indicatori di momentum.
Notte
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05-07-11, 09:13 #4
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Gli indicatori di trend sono tutti più o meno caratterizzati da un ritardo che si fa sentire nei momenti di svolta. Aggiungere ad un indicatore di trend un trigger per individuare il momento di entrata è prassi comune.
Dal mio punto di vista non trovo la prova matematica che questo metodo assicuri la certezza di entrare correttamente.
E quindi imposto il ragionamento in un altro modo: quando entro devo sempre avere un piano B nell'ipotesi che l'entrata si riveli errata.
Faccio un esempio semplice:
Se entro tirando una moneta ho il 50% di probabilità che si proceda nel verso dell'entrata e il 50% che si proceda contro.
Se si verifica un caso compreso nel 50% di probabilità negative e posso applicare un piano B che al 50% risolve ed al 50% no, è evidente che le mie probabilità di successo sono superiori al 50% iniziale. Questa evidenza matematica spesso non riesco a riscontrarla utilizzando indicatori di trend la cui probabilità di successo è misurata attraverso un'analisi storica di andamento.
Quindi secondo me va bene affidarsi ad un indicatore e un trigger, ma avendo studiato un serio piano B.
Escludo totalmente l'idea che sommando più indicatori di trend si possa avere una convergenza di probabilità. Dalla mia esperienza si ottengono solo ritardi e ai falsi segnali che ti indicano di entrare e poi sbagliano (errata opportunità) ci devi aggiungere quelli che ti indicano di non entrare e poi sbagliano (mancata opportunità).Ultima modifica di pidi10; 05-07-11 alle 09:36
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05-07-11, 10:05 #5
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Dopo qualche tempo di frequentazione del forum e delle idee dispensate da Tiziano e apprese e divulgate da degli ottimi "discepoli" come Pidi l'importanza di avere un piano B ormai è più che palese.
Senza andare a scomodare tutta la marea di indicatori e oscillatori che l'AT mette a disposizione basta considerare che i segnali che ci vengono messi a disposizione sul sito sono già un ottimo punto di partenza per mettere le "gambe" iniziali alle nostre strategie.
Il grosso sta appunto a studiarsi i vari piani (B,C,D ...) proprio perchè "pappe pronte" non ce ne sono per nessuno proprio per la natura con i quali tali segnali e indicatori sono costruiti ... sarebbe bello poter costruire e gestire le proprie strategie solo con tali segnali... e credo che molti viaggiatori di passaggio di questo sito siano attratti magari solo dalla possibilità di avere dei segnali belli e pronti senza però considerare che dietro c'è ben altro....ma (per fortuna dico io) questo sito offre ben altro che di certo non tutti sono disposti a scovare.. e lo dice uno che sta muovendo i primi passi nella costruzione del piano A figuriamoci del piano B...
Molto di ciò che ho scritto sono delle ovvietà forse, ma volevo esprimere un mio pensiero e con esso l'apprezzamento per ciò che qui si può trovare invitando poi anche chi si trova di passaggio a non farsi abbagliare soltanto da quelle caselline rosse e verdi che si trovano nei segnali operativi... ma approfondire ... perchè qui di valore ce ne davvero tanto....
Ops mi fermo...sono stato insolitamente logorroicoLe tre regole di lavoro: 1. Esci dalla confusione, trova semplicità. 2. Dalla discordia, trova armonia. 3. Nel pieno delle difficoltà risiede l'occasione favorevole (Albert Einstein)
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05-07-11, 10:40 #6
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Un Piano B può essere studiato per ottenere un risultato che può essere ad esempio di uno dei seguenti tipi:
1) guadagnare se riesce e confermare la perdita se non riesce
2) guadagnare se riesce e limitare la perdita se non riesce
3) guadagnare se riesce e bloccare la perdita se non riesce
4) recuperare la perdita se riesce e confermare la perdita se non riesce
5) recuperare la perdita se riesce e limitare la perdita se non riesce
6) recuperare la perdita se riesce e bloccare la perdita se non riesce
E' di tutta evidenza che nell'ipotesi che un'entrata abbia il 50% di probabilità di guadagnare e il 50% di perdere, la scelta del tipo di piano B, che determina gli effetti prodotti nel caso l'entrata stia perdendo, può incidere enormemente sulla probabilità totale dell'operazione.
Ad esempio un piano B che recuperi la perdita se riesce e la blocchi se non riesce, consente di escludere il caso di perdite crescenti, che invece è inclusa nell'ipotesi base dell'entrata con il 50% di probabilità di successo e 50% di insuccesso.
Se a questo si aggiunge una "politica" di entrata che vari a favore del guadagno la probabilità dell'entrata a mercato (ad esempio 60% di probabilità che guadagni e 40% che perda), se non si raggiunge la certezza del risultato costante, la si raggiunge nel lungo periodo.
Quindi non è solo lo studio e l'applicazione del Piano B che incide, ma anche la sua qualità.Ultima modifica di pidi10; 05-07-11 alle 10:43