Discussione: Il sottostante e le sue opzioni
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27-10-13, 18:38 #101
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Il Market Pressure ha la sua validità per lo scopo per il quale è stato inventato.
E rileva l'interesse che gli investitori in sottostante dimostrano per lo stesso, o aggiornando le loro posizioni sul book o facendo investimenti.
Il Market Pressure conta i tick sull'Ask e sul Bid del sottostante.
Un tick non necessariamente deve essere uno scambio e quindi generatore di volumi.
E' una specie di termometro per misurare l'interesse di coloro che investono nel sottostante.
Ma non è costruito per individuare gli schieramenti degli opzionisti di quel sottostante momento dopo momento.
Costoro possono anche non generare alcun tick sul book del sottostante, ma non si può dire che siano privi di interesse.
La loro attenzione per il sottostante dipende dalla posizione che hanno sulle opzioni e quindi tale valutazione richiede mezzi adeguati e diversi da quelli necessari per misurare l'interesse di coloro che guardano al sottostante direttamente.
Questo interesse il Market Pressure non è in grado di valutarlo, semplicemente perchè è stato inventato per rilevare un fenomeno diverso.
Certamente il Market Pressure è un mezzo utilissimo per un trader, come tutti gli indicatori progettati da Tiziano ed anche altri teorizzati dall'Analisi Tecnica.
Inoltre lo scopo di questa discussione è quello di dare al Trader, oltre che mezzi per misurare, tecniche per costruirsi una visione del mercato che possa aiutare indipendentemente dagli indicatori di si usano.
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28-10-13, 13:01 #102
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Gli Schieramenti Intraday
Mentre per l’ “Orologio di Volumi” abbiamo analizzato i volumi del sottostante qui analizziamo i volumi delle Opzioni.
Prima di entrare nel vivo dell’argomento voglio fare alcune precisazioni:
I volumi delle opzioni non sempre equivalgono a contratti che si aprono.
Io posso vendere un’opzione aprendo un contratto e poi riacquistarla chiudendolo.
Volumi 2, contratti aperti 0.
Quindi ragionare sui volumi comporta un piccolo sfasamento, che però dai risultati risulta sostanzialmente ininfluente.
Ma un Trading System che gira su un pc non ha la potenza di calcolo che serve ad esempio per ospitare e valutare in continuo tutti i dati che servono per calcolare i DPD, quindi se si vuole inserire in un Trading System un algoritmo che assolva al compito di “sentire dove tira il vento” momento dopo momento, occorre utilizzare ciò che si ha, cioè i volumi e la limitata potenza di calcolo disponibile.
All’inizio della giornata i volumi della stessa sono a zero, ma non i contratti aperti sulle opzioni, che conosciamo attraverso l’analisi degli OI del giorno prima.
Quindi il nostro scopo a verificare ciò che accade nella giornata, cioè come e perché nascono le posizioni delle opzioni in area ATM. In definitiva come si creano gli OI momento dopo momento. Perché quella è la linea del fronte e perché li sta la chiave di volta dell’intraday.
Torniamo al racconto.
I mercenari, lo dice la parola stessa combattono per soldi.
In questa battaglia i mercenari sono gli opzionisti, cioè degli speculatori che vendono opzioni (cioè assicurazioni) agli stanziali per soldi.
Un mercenario non ha ideali come gli stanziali.
Gli eserciti dei mercenari sono quelli più organizzati.
I loro schieramenti contrapposti determinano l’esito finale della Guerra.
Ma nel campo di battaglia ci sono anche gli stanziali.
Costoro usano i mercenari se temono minacce ai loro interessi di investitori sul sottostante.
Da essi comprano opzioni come se comprassero assicurazioni.
Ed i loro timori possono scaturire anche da fattori esogeni, come il timore di eventi atmosferici rappresentati dalle News, o endogeni come l’apprensione per l’avvio di andamenti contrari del mercato.
I livelli delle loro Paure determinano l’esito delle singole Battaglie
In un mese c’è una sola Guerra, ma tante Battaglie.
Sono gli esiti delle Battaglie a determinare l’andamento serpeggiante del sottostante.
Quindi per poter capire in che situazione ci si trova occorre valutare due elementi distinti:
1) Lo schieramento dei mercenari e
2) La paura degli stanziali.
Lo schieramento dei mercenari è determinato dai volumi delle opzioni OTM che loro hanno venduto agli stanziali nella giornata o in quelle precedenti, per cui hanno incassato un premio, che intendono difendere.
La paura degli stanziali riflette la forza delle minacce incombenti su di loro ed è determinata dai volumi delle opzioni ATM che loro hanno comprato dai mercenari, pagando un premio assicurativo.
In una battaglia naturalmente ci sono anche i prigionieri.
Gli stanziali quando possono ne fanno tra i mercenari.
I prigionieri, essendo mercenari, una volta catturati fanno buon viso a cattivo gioco e cercano di salvarsi la pelle assecondando la volontà del loro nemico.
I prigionieri prima combattevano e difendevano il loro strike ATM o OTM, ma poi il fronte della battaglia ha superato la loro posizione ed ora si trovano in una posizione ITM.
Hanno dovuto hedggiare (buon viso a cattivo gioco) ed ora sono li in catene, bloccati.
Non producono più volumi perché non possono ricomprare le loro opzioni, quindi spariscono dalla scena dei volumi.
La posizione ATM è il fronte della battaglia e sul fronte ci stanno i fanti.
Se vincono la battaglia le loro posizioni diventano OTM e il fante diventa artigliere, se la perdono saranno fatti prigionieri e le loro posizioni diventeranno ITM.
Dietro il fronte ci sono schierati entrambi gli eserciti con l’artiglieria posizionata su posizioni OTM.
Sia quelli rilevabili giornalmente dai volumi sia quelli rilavabili il giorno precedente dagli OI.
E da li sparano sul nemico.
Sulla linea del fronte domina la paura degli stanziali per le minacce, dietro al fronte domina il numero di cannoni puntati dai mercenari.
Tutto questo è rappresentabile con un algoritmo che produce un “Segno del Mercato” che può assumere 2 valori differenti:
1 (prevalenza di posizioni rialziste) o
-1 (prevalenza di posizioni ribassiste).
Il ragionamento è il seguente.
1) La Paura di un rialzo da parte dei ribassisti stanziali rilevata in base ai volumi delle Call ATM (comprate),
2) sommata agli schieramenti dei mercenari rialzisti belligeranti rilevata in base ai volumi delle Put OTM (vendute),
3) a cui va sottratta la parte dei mercenari rialzisti prigionieri rilevata in base alle Put ITM (hedggiate)
rappresentano la “Pressione Rialzista Intraday” momento dopo momento.
Mentre
1) la Paura di un ribasso da parte dei rialzisti stanziali rilevata in base ai volumi delle Put ATM (comprate),
2) sommata agli schieramenti dei mercenari ribassisti belligeranti rilevata in base ai volumi delle Call OTM (vendute),
3) a cui va sottratta la parte dei mercenari rialzisti prigionieri rilevata in base alle Call ITM (hedggiate)
rappresentano la “Pressione Ribassista Intraday” momento dopo momento.
Sottraendo la pressione ribassista da quella rialzista, si ottiene il valore della “Pressione Complessiva Intraday”.
Il valore della “Pressione Complessiva Intraday” è un numero che varia da positivo a negativo e nei momenti in cui c’è una grossa minaccia, può raggiungere valori alti.
Può essere plottata e così si percepiscono meglio i “rumori” degli eserciti che si muovono sul campo di battaglia.
Se la “Pressione Complessiva Intraday” risulta positiva produce un “Segno del Mercato” pari ad 1 altrimenti pari a -1.
A questo punto dobbiamo integrare questo segno con gli OI di inizio giornata.
Se l’esame degli OI di inizio giornata ci ha dato un esito rialzista, la probabilità che un “Segno del Mercato” rialzista sia attendibile è altissima, se invece è il contrario occorre procedere con maggiore prudenza, cercando ulteriori conferme di volume.
Non è detto che appena tale Segno diventa positivo stia per partire un rialzo del sottostante, significa solo che con un Segno rialzista la probabilità che il prossimo movimento sia rialzista è superiore a quella che sia ribassista.
Quando siamo in presenza di un Segno, ad esempio rialzista, sappiamo che il mercato ha una carica positiva innescata, ma ancora nessuno ha acceso la miccia.
La Battaglia sta per iniziare, ma ancora non è cominciata.
E’ dai volumi del sottostante e cioè dall’Orologio di Volumi che sentiamo il rumore del primo cannone che spara.
E quando inizia a farlo, noi, attraverso la costante analisi degli schieramenti, già sappiamo quale dei due eserciti ha la maggiore probabilità di successo.
E lo sappiamo prima che la candela del Time Frame scelto termini.
Quindi questo indicatore ha la capacità di anticipare, talvolta anche notevolmente, i movimenti del mercato.
E contribuisce a rendere la visione del mercato che sto raccontando, particolarmente efficace.
Nella prossima parte approfondiremo l’argomento attraverso un esempio.
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28-10-13, 17:53 #103
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Grazie Pid10, thd interessante.
Ultima modifica di Antonello; 28-10-13 alle 20:12
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28-10-13, 21:02 #104
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29-10-13, 08:31 #105
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29-10-13, 09:16 #106
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Mi fa piacere constatare che la visione del mercato che sto proponendo comincia ad aiutare qualcuno.
E ringrazio tutti per l'interesse generalizzato attestato dalle 5030 visualizzazioni raggiunte stamattina all'inizio del decimo giorno da quando è cominciata questa discussione.Ultima modifica di pidi10; 29-10-13 alle 09:20
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29-10-13, 09:45 #107
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Come calcolare gli schieramenti
Per calcolare la Pressione Intraday i passaggi sono i seguenti:
Ad inizio giornata si prendono in considerazione 24 strike, che restano fissi per tutta la giornata e si prepara il calcolo con le modalità seguenti.
Si individua il Last del sottostante.
Si scelgono i due strike a destra e i due a sinistra del last.
Tutti e quattro questi strike li definiamo Strike ATM.
In effetti in questo modo si allarga la definizione di Strike ATM, ma in questo calcolo è necessario farlo per individuare più precisamente possibile, l’azione degli stanziali in occasione di una minaccia.
Costoro non si limitano a comprare opzioni sul primo strike ancora non raggiunto dal prezzo, ma per motivi di costo dovuto alla volatilità potrebbero optare per il secondo.
Inoltre talvolta possono trovare convenienza ad acquistare opzioni sul primo e sul secondo strike appena superati dal prezzo del sottostante e questo per tanti motivi legati ad esempio al momento in cui programmano il controllo per coprirsi, o al fatto che possano decidere di coprirsi ad un livello di prezzo da cui difficilmente il mercato possa tornare indietro o altri su cui in questo momento sorvolo per non complicare il discorso.
Poi si prendono altri 10 strike esterni agli ATM, sia a destra che a sinistra.
Per le Put i 10 strike esterni a destra sono gli strike ITM. Per le Call invece sono i 10 a sinistra. Durante la giornata i volumi che affluiscono su questi Strike equivalgono al numero di prigionieri catturati.
Nel corso del giorno occorre rilevare ogni minuto i volumi progressivi per ogni singolo strike da inizio giornata.
Ipotizziamo di avere, ad un certo punto, la seguente situazione:
Last = 12.50
Volumi Put ATM:
Strike 11 300
Strike 12 800
Strike 13 700
Strike 14 600
Totale 2400
Volumi Call ATM
Strike 14 200
Strike 13 100
Strike 12 50
Strike 11 300
Totale 650
Volumi Put OTM
Strike 10 1200
Strike 9 700
Strike 8 800
Strike 7 1000
Strike 6 900
Strike 5 600
Strike 4 400
Strike 3 300
Strike 2 200
Strike 1 100
Totale 6200
Volumi Call OTM
Strike 15 200
Strike 16 600
Strike 17 300
Strike 18 900
Strike 19 800
Strike 20 500
Strike 21 400
Strike 22 300
Strike 23 200
Strike 24 100
Totale 4300
Put ITM Strike da 15 a 24 volumi 0
Call ITM Strike da 1 a 10 volumi 0
“Pressione Rialzista Intraday” = Call ATM (650) + Put OTM (6200) - Put ITM(0) = 6850
“Pressione Ribassista Intraday” = Put ATM (2400) + Call OTM (4300) - Call ITM (0)= 6700
“Pressione Complessiva Intraday”= “Pressione Rialzista Intraday”(6850) - “Pressione Ribassista Intraday”(6700) = +150
Segno del Mercato = Segno di “Pressione Complessiva Intraday” = +1
Ipotizziamo ora che durante la giornata il Last si porti da 12.50 a 11.50.
Per capire meglio ciò che accade ipotizziamo che i volumi delle opzioni non cambino durante questo passaggio.
Il calcolo cambia come segue:
Last = 11.50
Volumi Put ATM:
Strike 10 1200
Strike 11 300
Strike 12 800
Strike 13 700
Totale 3000
Volumi Call ATM
Strike 13 100
Strike 12 50
Strike 11 300
Strike 10 0
Totale 450
Volumi Put OTM
Strike 9 700
Strike 8 800
Strike 7 1000
Strike 6 900
Strike 5 600
Strike 4 400
Strike 3 300
Strike 2 200
Strike 1 100
Totale 5000
Volumi Call OTM
Strike 14 200
Strike 15 200
Strike 16 600
Strike 17 300
Strike 18 900
Strike 19 800
Strike 20 500
Strike 21 400
Strike 22 300
Strike 23 200
Strike 24 100
Totale 4500
Put ITM Strike da 14 a 24 volumi 600
Call ITM Strike da 1 a 9 volumi 0
“Pressione Rialzista Intraday” = Call ATM (450) + Put OTM (5000) - Put ITM(600) = 4950
“Pressione Ribassista Intraday” = Put ATM (3000) + Call OTM (4500) - Call ITM (0)= 7500
“Pressione Complessiva Intraday”= “Pressione Rialzista Intraday”(6050) - “Pressione Ribassista Intraday”(7500) = -950
Segno del Mercato = Segno di “Pressione Complessiva Intraday” = -1
Vediamo cosa è accaduto sul campo di battaglia:
I ribassisti hanno catturato 600 opzionisiti Put eliminando dei mercenari rialzisti dal campo di battaglia e costringendoli a contribuire alla causa ribassista vendendo sottostante per hedggiare le loro posizioni.
L’esercito rialzista ha dovuto ridurre il numero degli artiglieri affidando loro incarichi da fanti per difendere il confine, costringendoli a combattere più vicino al fronte con maggiore rischio di essere fatti prigionieri.
L’esercito ribassista invece, vista la vittoria e la minor pressione ribassista, ha potuto spostare alcuni fanti a mansioni da artiglieri e così aumentare il numero dei cannoni piazzati sulle colline.
Da notare che nell’esempio esposto i valori dei volumi non sono stati appositamente cambiati anche per mostrare che questo calcolo, attraverso i volumi, rileva gli umori nel mercato attestati dai cambiamenti di ruolo, cioè dall’evoluzione degli schieramenti. E una nuova conta delle forze nei rispettivi ruoli fornisce il senso di ciò che potrebbe stare per accadere.
Poi c’è da dire che in questa situazione è probabile che le paure degli stanziali rialzisti aumenti visto l’andamento della battaglia e quelli che intendono difendere gli strike 11 e 10 da un ulteriore ribasso possano essere molti ed assoldare mercenari comprando da loro rispettivamente delle Put dello strike 11 e 10.
Determinando così un aumento delle Put ATM e quindi trasmettendo all’indicatore l’informazione che quello è un momento in cui si temono forti minacce di ribasso.
E l’indicatore per registrare tale fatto incrementa il valore della “Pressione Ribassista Intraday”, riducendo di conseguenza la “Pressione Complessiva Intraday”.
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29-10-13, 10:26 #108
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Bravo Pietro un indicatore Vix evoluto,
(Molto più evoluto)
ha che scadenza bisogna rilevare questi valori?
Su tutte ?
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29-10-13, 11:27 #109
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29-10-13, 11:51 #110
Pietro, se dovessi applicare la teoria delle fasce Pidi per esempio su Dax , il calcolo della pressione intraday non è statisticamente piu attendibile se prendiamo in considerazione non la scadenza prossima ma quella con piu open interest ?
sul Dax ad esempio c'è un rapporto di 1 a 5 tra quella di novembre e quella di dicembre
....non si desidera ciò che è facile ottenere (Ovidio)....