Discussione: Bail-in: chi rischia veramente? L'Europa.
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01-01-16, 22:52 #1
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Dimenticavo
Buon Anno a tutti.
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02-01-16, 14:15 #2
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Timori di fuga di risparmiatori da nuova Banca Etruria
E' di stamattina l'articolo sotto riportato in cui si annuncia l'inaspettata novità che la nuova Banca Etruria è pronta, subito e prima del decreto, a iniziare a restituire il mal tolto.
Particolarmente significativo il seguente brano:
"un chiaro tentativo di arginare il minacciato deflusso di correntisti, sempre più decisi a spostare i soldi altrove, come testimoniato da molti nelle manifestazioni di Roma, Arezzo, Civitavecchia.
Un'eventualità dannosissima per una banca ripulita e (ora) solida, in attesa di essere venduta. La parola d'ordine nelle comunicazioni telefoniche di questi giorni tra il ministro Padoan, il suo capo di gabinetto Garofoli, il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, il presidente dell'Anac Cantone e il presidente delle new bank Nicastro è dunque "rassicurare " ad ogni costo. Prima che si inneschi una crisi di fiducia, a quel punto irreparabile e con effetto domino dagli esiti incalcolabili."
http://www.repubblica.it/economia/20...94/?ref=HREA-1
E' il primo segno degli effetti del "Bail-in"?Ultima modifica di pidi10; 02-01-16 alle 14:21
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02-01-16, 22:16 #3
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Ottima analisi Pidi, mi sembra tutto un grande baraccone sempre in emergenza, senza una strategia, tutto all'ultimo minuto o dopo ...
E non mi dite che c'è un direttore d'orchestra occulto perchè non ci credo , mi sembra invece che siano toppe messe una sull'altra a coprire la toppa precedente che fa acquaIo non vendo tasti ! - Tiziano Cagalli ...quindi se c'è un tasto (su Fiuto) vuol dire che serve !!
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04-01-16, 17:45 #4
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sono d'accordo quando dici che il bail-in può essere una scappatoia per l'Europa, anche se poi le responsabilità degli Stati ricadranno necessariamente su di essa e qui si riaffaccerebbero timori che vorrebbero due Europa ...
sono meno in sintonia quando dici che le piccole realtà bancarie sono più a rischio di quelle più grandi: secondo me è tutto un problema di carta (straccia), chi ne ha di più nei propri bilanci sarà tenuto necessariamente a sanare piccolo o grande che sia. Il bail-in ha diverse tappe e se guardi tra le prime si annoverano fusioni e scorporazioni di asset ; forse la costruzione di due o tre grossi gruppi bancari in tutta Europa non è poi tanto lontana certo devono prima ripulire.
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04-01-16, 22:52 #5
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Concordo, ma io intendevo una cosa leggermente diversa.
La gente non è necessariamente esperta di finanza e spesso, quando non sa, si affida al buon senso comune per fare le sue valutazioni.
Vedere nelle banche più piccole il rischio maggiore, indipendentemente dal vero rischio, può essere un abbaglio, che però può essere preso da tanta gente impaurita ed alla ricerca di soluzioni semplici e tranquillizzanti per depositare i propri soldi.
E' questo il vero rischio non, o non solo, i bilanci delle banche.
E se parte il panico, chi li ferma? Il governo? I banchieri? I giornalisti? I politici Europei?
Con quale credibilità?
La gente ha davanti il proprio futuro , quello dei propri figli , dei propri nipoti, da difendere. Ha nelle orecchie le grida di chi i soldi li ha già persi. Di chi per questo è morto.
Non ragiona più con la logica, ma segue l'istinto.
Vale il parere di quello che sta nella stessa situazione, che convince un altro, a cui ne seguono altri due e poi altri tre. Fino a diventare una massa, un fiume in piena che rompe gli argini e che nessuno può fermare a meno di non voler peggiorare la situazione bloccando il sistema.
Dopo l'uscita della nuova Banca Etruria di voler iniziare a ripagare i risparmiatori, c'é stato un dietro-front, i paventati timori di effetti domino, se pur inizialmente citati dagli interessati, sono spariti dalle righe dei giornali. C'é il silenzio.
Un silenzio che mi ricorda lo squeeze di Bollinger, possible specchio dell'ansia che si sta vivendo nei palazzi.
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07-01-16, 09:52 #6
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07-01-16, 15:13 #7
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ROMA (WSI) – C’è qualcosa che proprio non torna nel conto da 280 milioni di euro, intestato all’Anas, presso Carichieti, una delle quattro banche vicine al crac che sono state salvate dal governo Renzi. Quei soldi sono al sicuro, proprio grazie al decreto salva banche; se fosse scattato infatti il bail in, essendo il deposito superiore alla soglia dei 100.000 euro, la società delle strade avrebbe perso tutto.
Insieme all’Anas, precisa un articolo de Il Fatto Quotidiano, avrebbero perso anche i contribuenti, dal momento che l’azienda è di proprietà al 100% dei ministero del Tesoro.
Quello che non torna è la scelta di Carichieti, una vera e propria banca di provincia. E’ qui che l’Anas, che riceve due miliardi di euro di trasferimenti statali, ha deciso di depositare i propri soldi, a fronte di un tasso di interesse di appena l’1% lordo, sotto la gestione di Pietro Ciucci.
Perchè? Mah!
Forse perchè la forza di gravità, in Italia, non funziona allo stesso modo dappetuttoUltima modifica di Gauss; 07-01-16 alle 15:18