Visualizzazione Ibrida
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08-06-20, 10:59 #1
Ciao!
certo che può decidere di esercitare quando vuole. Deve però avere l'opzione ITM ed essere conveniente per lui farlo. Se la sua opzione ora vale x euro di valore estrinseco se la chiude a mercato recupera quel valore assieme al valore ITM. Se la esercita riesce a recuperare solo il valore intrenseco ed il resto lo butta....
Mi sembra di aver capito che sia raro e inconsueto che questo accada, ma se e quando ciò accade:
1) chiudere una vendita di put prima della scadenza evita quindi quasi semprel’assegnazione del sottostante ma non al 100%in quanto c’è una piccola possibilità che l’acquirente eserciti prima?
2) se mi dimentico di chiudere il giorno prima o l’esercizio viene fatto eccezionalmente in anticipo (come ipotizzato al punto 1) potrò usare le azioni che mi troverò in portafoglio per vendere call ma ... cosa succede se non ho i soldi sul conto di trading per sostenere il controvalore dell’acquisto di azioni?
3) le azioni che mi troverei in portafoglio sono rivendibili immediatamente nel mercato azionario?
4) se non ho i soldi sul conto di trading per adempiere all’obbligo di acquistare le azioni provenienti dalla mia vendita di put, il broker venderebbe in automatico le azioni che avrei dovuto comprare addebitandomi gli eventuali costi e spread di vendita?
Ringrazio anticipatamente chiunque abbia la pazienza e la voglia di darmi un riscontro. M.
Tiziano..se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.
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11-06-20, 06:14 #2
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quindi "specularmente" ...
Grazie mille per il riscontro! Quindi in maniera "speculare" se metto in vendita una call della quale di fatto non possiedo il sottostante (ne magari il controvalore sul conto di trading), in caso la call venisse esercitata a me verrebbe addebitata la perdita derivante dall'operazione e le azioni verrebbero consegnate dal mercato (broker, market maker ...) al compratore della call ?
Già che ci sono chiedo il chiarimento di un altro dubbio: per mettere a mercato un "disegno di payoff" (non uso volutamente il termine strategia, più ampio) realizzato sia con vendita che acquisto di opzioni, l'importo necessario sul conto di trading dev'essere almeno pari alla somma del margine dovuto per le opzioni in vendita + addebito delle opzioni in acquisto oppure viene trattenuto un unico margine il cui importo è basato sul rischio generale della strategia? In altri termini: il margine è riferito solo alle opzioni vendute perché per quelle in acquisto viene direttamente addebitato il costo del premio?
Grazie mille! Massimiliano
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11-06-20, 12:39 #3
proprio così!
In altri termini: il margine è riferito solo alle opzioni vendute perché per quelle in acquisto viene direttamente addebitato il costo del premio?
Esempio: vendi PUT strike 10 e comperi Put strike 9.
Il rischio è dato da 10-9 = 1 e su quello viene calcolato il margine a garanzia... che non sarà superiore a 1
Grazie mille! Massimiliano..se corri dietro a due lepri, non ne prendi nemmeno una.
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20-04-22, 12:53 #4
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All’inizio del video in questione si fa riferimento al margine trattenuto per una vendita di una PUT naked su FTSE MIB…ecco la mia domanda anzi il mio dubbio sorge quando si trova un broker che per aprire la medesima figura sull’indice SP500 mi richiede una cifra fissa (doppia circa rispetto ai 2mila euri dell’esempio mi sembrano pochini) cioè che non cambia al variare dei valori strike/moneyness e nemmeno se i prezzi del sottostante si muovono dalla parte a me sfavorevole…lo sto verificando nella piattaforma demo… E' normale una cosa del genere? Ed il margine di variazione?