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03-08-12, 14:33 #1
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Il market maker e' un arbitraggista
Questo lavoro vuole dare uno spunto di lettura del mercato delle opzioni.
Attraverso un’analisi dello spread (bid-ask) delle opzioni (call-put) si vuole evincere la volontà del market maker o, almeno, darne una visione più approfondita.
Introduzione
Il mercato delle opzioni, una volta analizzato, può essere intrapreso come un dietro le quinte del mercato del sottostante, cioè conoscere le quantità ed il prezzo di call e put scambiate svela quelle che sono le previsioni dei grandi investitori: le mani forti del mercato.
Se, ad esempio, in una mattinata venissero scambiate una grande quantità di put molto probabilmente ci troveremmo presto di fronte ad un aumento del valore del sottostante.
Questo perché, per ipotesi, gli acquirenti di put sono coloro che vogliono coprirsi da un rischio di ribasso del loro portafoglio; quindi grandi gestori istituzionali, così agendo, eliminano il rischio dal loro fondo comune apprezzandone così il valore intrinseco.
I venditori di put invece sono quelli che hanno un potere attivo, per l’appunto, il premio incassato col quale possono acquistare sottostante facendone lievitare il prezzo.
Riassumendo:
-aumento delle put = aspettative di rialzo
-aumento delle call = aspettative di ribasso
Bid-Ask Price
Molti trader studiano l’equilibrio bid-ask del prezzo delle opzioni come volontà del market maker di hedggiare la propria posizione.
Il prezzo di un’opzione, secondo Black e Scholes, è uno, quello dato dalla celebre formula.
Nella pratica questo prezzo viene diviso in Bid (prezzo short) e Ask (prezzo long), dove:
Bid<Ask
la differenza ha una motivazione logica, evitare facili entrate ed uscite che comporterebbero continue oscillazioni nel mercato delle opzioni.
Un aumento(diminuzione) di uno dei due non supportato dalla diminuzione(aumento) dell’altro porta alla conclusione che il MM abbia l’intenzione di invogliare l’opzionista a prendere una posizione.
Esempio:
Alle 9.00 il Bund è quotato sul mercato e la relativa put ATM ha un prezzo teorico di 2 per il bid e 3 per l’ask. Se un minuto dopo c’è un apprezzamento (diminuzione) di entrambe le parti questo sarà dovuto ad una diminuzione (apprezzamento) del valore del sottostante.
Quindi ad un’identica variazione, positiva o negativa che sia, delle due componenti del prezzo non è legata nessuna aspettativa di variazione del sottostante.
Questo è come dire che la variazione del Bund è la causa, e la variazione uniforme di bid e ask è la conseguenza.
http://www.playoptions.it/vbforum/im...attach/jpg.gif
Ma non è sempre così:
-Nella riga verde Bund e ask restano uguali, ciò che si muove è il bid, che diminuendo esce dal prezzo d’equilibro disincentivando la vendita della put.
Volendogli dare una chiave di lettura potremmo dire che il MM, conscio del fatto che il Bund sta per salire, disincentiva coloro che ne trarrebbero vantaggio e cioè gli shorter di put.
-Nella riga rossa Bund e Bid restano uguale, ciò che si muove è l’ask, che aumentando esce dal prezzo d’equilibrio disincentivando l’acquisto della put.
Volendogli dare una chiave di lettura potremmo dire che il MM, conscio del fatto che il Bund sta per scendere, disincentiva coloro che ne trarrebbero vantaggio e cioè i longer di put.
Stesso discorso vale per le Call dove:
http://www.playoptions.it/vbforum/im...attach/jpg.gif
-Nella riga rossa Bund e ask restano uguali, ciò che si muove è il bid, che diminuendo esce dal prezzo d’equilibro disincentivando la vendita della put.
Volendogli dare una chiave di lettura potremmo dire che il MM, conscio del fatto che il Bund sta per scendere, disincentiva coloro che ne trarrebbero vantaggio e cioè gli shorter di call.
-Nella riga verde Bund e Bid restano uguale, ciò che si muove è l’ask, che aumentando esce dal prezzo d’equilibrio disincentivando l’acquisto della put.
Volendogli dare una chiave di lettura potremmo dire che il MM, conscio del fatto che il Bund sta per salire, disincentiva coloro che ne trarrebbero vantaggio e cioè i longer di call.
L’esempio può anche essere letto come “volontà del MM di modificare il prezzo del Bund tramite le Opzioni” in questo caso la variazione non uniforme di bid e ask rappresenta la causa, e la variazione del sottostante la conseguenza.