Citazione Originariamente Scritto da bradley Visualizza Messaggio
Sto leggendo il libro di Tiziano "Le Opzioni domande e risposte" e vorrei, se possibile, dei chiarimenti.
Nel libro per definire le opzioni si dice: sono contratti, che conferiscono all'acquirente, dietro pagamento di un premio, che sarebbe il prezzo in quel momento contrattato, il diritto non l'obbligo di esercitare o meno la facoltà di:
1) acquistare e si chiamerà call
2) vendere si chiamerà put
il sottostante, a una determinata data di scadenza ad un determinato prezzo chiamato strike.

Quello che non capisco:
Perchè "non l'obbligo"? Non sono obbligato a vendere se call o ad acquistare se put, alla data di scadenza? e non è il contrario di come è scritto nella definizione e cioè:
Il punto chiave è la parola sottostante. Non ho il libro, ma quella definizione si applica all'acquisto e alla vendita del sottostante, non all'eventuale ri-vendita o ri-acquisto dell'opzione. Mi spiego con un esempio.

Se compri una Call Fiat con Strike 4 alla scadenza (o meglio, entro la scadenza) hai la facoltà, ossia il diritto ma non l'obbligo, di esercitare l'opzione. Se lo fai compri 500 Fiat al prezzo di 4€ l'una. Perchè 500? Perchè ogni opzione Fiat 'comanda' 500 sottostanti. Perchè a 4€? Perchè quello è il prezzo Strike dell'opzione Call che hai comprato, ossia il prezzo al quale ti sei messo d'accordo implicitamente di poter comprare.

Ora, è ovvio che se a scadenza Fiat vale 3.5€ e vuoi veramente comprare 500 Fiat, non ti conviene esercitare l'opzione, visto che puoi comprarle direttamente sul mercato a 3.5€ invece dei 4€ pattuiti. In tal caso, il contratto di opzione scade non esercitato, senza valore alcuno. Quindi ecco che hai la facoltà di comprare ma non l'obbligo

Per le Put vale il ragionamento opposto: entro la scadenza hai la facoltà di vendere, ad esempio, 500 Fiat ad un prezzo giù pattuito (il prezzo Strike). Lo farai se in quel momento Fiat quota sul mercato un prezzo minore, poichè se quotasse un prezzo maggiore e tu avessi 500 Fiat da vendere, le venderesti sul mercato portando a casa più euruzzi

1) a scadenza venderò una call, che ho opzionato ad un pz più basso, ad uno più alto, per sfruttare il gap tra strike e pz alla scadenza
2) a scadenza acquisterò una put, che ho opzionato ad un pz più alto, ad uno più basso, per sfruttare il gap tra strike e prezzo alla scadenza
Questo è corretto, al di là di un po' di confusione nei termini. Se hai comprato una Call ad un certo prezzo e il prezzo della Call sale, puoi rivenderla e guadagnare sulla differenza. In questo senso tratti la Call come un'azione (anche se nella realtà non si comporta come tale visto che è un decaying asset, ossia al passare del tempo perde valore naturalmente).

Questo vale sia per le Call che per le Put. Se hai comprato una Put ad un certo prezzo e il prezzo della Put sale, la puoi rivendere e guadagnare dalla differenza.

E vale anche al contrario: se hai venduto una Call e il prezzo della Call scende, puoi ricomprarla e lucrare sulla differenza. Idem per le Put. In quest'ottica è un po' come andare corto su un titolo. (Ma solo in quest'ottica, perchè poi le opzioni si comportano diversamente!)

Poi faccio confusione nel combinare:
un'opzione call che può essere long o short
un'opzione short che può essere long o short
Long in Borsa vuol dire scommettere sul rialzo e short sul ribasso, come posso combinarle rispettivamente con put nel primo caso e con short nel secondo?
Andare Long su una Call, vuol dire sperare che il prezzo della Call salga. Questo, a parità di altri fattori, accade se il prezzo del sottostante sale. Quindi andare Long su una Call implica una visione rialzista.
Andare Long su una Put, vuol dire sperare che il prezzo della Put salga. Questo, a parità di altri fattori, accade se il prezzo del sottostante scende. Quindi andare Long su una Put implica una visione ribassista.
Andare Short su una Call vuol dire sperare che il prezzo della Call scenda, per poterla ricomprare ad un prezzo più basso. Questo quando accadrà? Se, a parità di altri fattori, il prezzo della Call sale con il salire del sottostante, significa che scenderà al scendere del sottostante. Allora, andare Short su una Call implica una speranza che il sottostante scenda, ossia una visione ribassista.
Per la Put Short è l'esatto contrario, ma ho i crampi alle dita e non lo scrivo dovrebbe però essere intuibile

Nota che ho sempre sottolineato "a parità di altri fattori". Il motivo è che in generale gli altri fattori non se ne stanno fermi, per cui ci sono altre cose che condizionano il prezzo di una Call o di una Put (tempo, volatilità, tassi di interesse...). Il risultato è che a volte è possibile che ad esempio il prezzo salga (poco) ma la Call perda di valore invece che acquistarlo.

Hope this helps.

Loki