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29-11-13, 11:02 #401
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29-11-13, 12:12 #402
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02-12-13, 14:54 #403
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Buongiorno a tutti! Oggi non ho potuto non notare un movimento molto interessante che vorrei analizzare con voi
ORE 11:15 picco di scambi che supera 2000 contratti sul BUND Marzo (oltre il 1000% della media giornaliera)
ORE 11:30 la pressione negativa inizia il ritracciamento
ORE 12:00 la pressione inverte di segno
ORE 13:00 il BUND sfonda la resistenza della frontiera della direzione ribassista e parte in trend rialzista
Secondo voi è un caso isolato oppure il BUND si comporta spesso in questo modo? Se non fosse un caso isolato si potrebbe entrare long al breakout della frontiera ed avere una fortissima percentuale di riuscita del trade, non vi pare?Ultima modifica di CIVT; 02-12-13 alle 15:22
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03-12-13, 09:30 #404
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Ieri è stata una giornata con candela ribassista.
La frontiera di direzione rialzista non è stata mai toccata al contrario di quella ribassista.
C'è stata un po' di tensione, ma è normale sul Bund.
La sostanza però è che la candela giornaliera è stata ribassista, confermando la regola previsionale fatta dall'osservazione delle frontiere di direzione.
Un'operazione come quella che descrivi tu espone a probabilità di successo minori del 50%.
Piuttosto un tale movimento deve suggerire la ricerca di ulteriori evidenze.
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03-12-13, 12:31 #405
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03-12-13, 13:57 #406
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03-12-13, 14:16 #407
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Effettivamente in questi due giorni c'è stata man bassa di PUT solo non capisco perchè non mi tornano i conti con diamo i numeri!
Già che ci sono segnalo che grazie al contributo di Smash e maxmax68 che non finirò mai di ringraziare abbiamo una prima versione delle Fasce Pidi e dell'indicatore di Trend da caricare in beetrader
Questa è la prima versione "work in progress" al momento funzionante solo su TF 15 minuti
Il codice e gli sviluppi li trovate al seguente link Indicatore Pidi_Trend
P.s. Pietro gentilmente potresti confermare se questo risultato è coerente con le tue fasce Pidi?
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03-12-13, 15:48 #408
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03-12-13, 15:49 #409
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Lo Stop Loss
Non ho timore a dire che il corretto uso dello Stop Loss costituisce il limite tra guadagnare e perdere.
Ritengo che nel trading intraday esso sia il problema più importante da risolvere.
I manuali di Trading sono pieni di raccomandazioni ad utilizzare gli stop loss e quasi ogni indicatore ha una regola che spiega come e dove posizionare lo stop loss.
Io però ho cominciato a studiare il Trading partendo dalle Opzioni e chi opera in opzioni non ha motivo di utilizzare gli stop loss.
Quindi ho sempre visto questo problema con grande scetticismo.
Quando ho iniziato ad operare sul sottostante mi sono accorto della portata del problema.
Al termine del mio studio quindi sono arrivato ad alcune conclusioni di massima che qui intendo riportare.
Premetto che i miei sono ragionamenti teorici che servono a migliorare la visione del mercato, ma che non costituiscono in alcun modo suggerimenti per operazioni specifiche in reale, in quanto per esse occorre conoscere tutta una serie di dettagli specifici e il mio scopo è solo quello di fornire una chiave di lettura del mercato e non una o parte di strategie da applicare in reale.
Dico questo perché l’uso irresponsabile dello stop loss può portare a pesanti perdite.
E’ un argomento delicatissimo su cui ho riflettuto tanto, prima di trovare il modo di descriverlo qui.
Lo stop loss fa due cose: Blocca la perdita e la consolida.
E’ tranquillizzante avere un mezzo con cui sia possibile bloccare la perdita.
Lo è molto meno se dopo un po’ ci si rende conto che il mercato quella perdita l’avrebbe digerita da solo.
E invece di una “perdita minore” abbiamo una “perdita inutile”.
Tra tutte le perdite conseguibili da stop loss quante sono inutili e quante efficaci?
Credo di poter affermare che la quasi totalità delle perdite da stop loss sono inutili.
Dico questo perché nel futuro del sottostante è molto più probabile che il prezzo torni al livello dello stop loss rispetto al contrario. Il problema è quando ci tornerà.
Quali sono le perdite da stop loss utili?
Poiché un draw down pesante incide sul nostro conto in termini di marginazione, le perdite da stop loss a seguito delle quali poi si riscontra un andamento del sottostante non sopportabile, le considero utili.
Un altro esempio di perdita da stop loss utile è quello in cui lo stop loss libera il sottostante e gli consente di prendere il movimento contrario che porta un guadagno rilevante.
Ma questi casi sono rari.
La regola che si dovrebbe seguire è quella che dice di posizionare lo stop loss solo quando si è certi che la possibile perdita conseguente non sia inutile.
Ma purtroppo questa consapevolezza spesso si acquista solo col senno di poi ed al momento del posizionamento dello stop loss non si è in grado di stabilirlo.
Stando con questo dubbio, resta il problema generale di dove posizionare lo stop loss rispetto al target price.
Se posizioni lo stop loss alla stessa distanza del target price il numero delle volte che lo stop loss è toccato producendo una perdita è maggiore di quello in cui è toccato il target price.
E’ un po’ come se lo Stop Loss facesse da calamita del prezzo.
Se posizioni lo stop loss ad una distanza maggiore, diciamo tripla, il numero di volte in cui è toccato risulta inferiore a quello in cui è toccato il target profit, ma le perdite in valore assoluto maggiori, spesso, della somma di tutti i guadagni conseguiti nel frattempo.
Il discorso assume connotazioni leggermente diverse se si dispone di un meccanismo di entrata sul sottostante che storicamente abbia dato prova di particolare efficienza.
In questo caso lo stop loss va posizionato al primo livello in cui la sua presenza non dia fastidio dell’operatività naturale di tale meccanismo e il numero delle volte che viene preso dipende dalla efficienza del meccanismo stesso, cioè dalla probabilità di portare ad un guadagno.
A quel punto basta moltiplicare il guadagno unitario potenziale per le sue probabilità di ottenimento e confrontarlo con la perdita unitaria potenziale da stop loss, anch’essa moltiplicata per le sue probabilità di verificarsi.
Quindi usare correttamente lo stop loss è una delle cose più difficili da fare per un trader anche bravo, perché nel momento in cui lo deve fare non è detto abbia tutte le informazioni necessarie.
Ma c’è un modo per non sbagliare mai la decisione.
Il modo è semplicissimo: Non usare gli stop loss.
Se non usi gli stop loss sei esposto solo a quegli eventi rari di cui parlavo prima.
Ma se pur rari esistono e possono portare grosse perdite.
Quindi non è possibile evitare di utilizzare gli stop loss se non si dispone di un piano B.
Noi che conosciamo le opzioni siamo fortunati perché l’unico, forse, modo per costruire un surrogato dello stop loss è utilizzando le opzioni.
Abbiamo detto che lo stop loss blocca la perdita e la consolida.
Noi abbiamo bisogno di un meccanismo che blocchi la perdita come lo stop loss, senza consolidarla e facilitandone il recupero.
Il metodo classico è quello di costruire una vasca di protezione, con delle opzioni DOTM, che curvi il piano del rischio a nostro favore.
In tale vasca quindi avviare le proprie strategie sul sottostante senza utilizzare gli stop loss, ma lasciando che sia la vasca a cautelarci contro perdite cospicue.
La vasca ha un altro grosso vantaggio, fornisce un’informazione preziosa all’inizio del periodo di trading, indica a quanto può ammontare la perdita massima e quindi quale è il rischio che si corre in tutto il periodo di trading.
Con gli stop loss questa informazione non è possibile averla, perché le perdite possono essere in numero variabile ogni giorno e non c’è alcun modo per prevederne la quantità potenziale.
Con la vasca invece si rischia solo una perdita a fine periodo.
Purtroppo però la vasca non protegge contro le piccole perdite.
Ma qui incide un altro meccanismo e cioè il crollo verticale delle perdite da stop loss.
Tale crollo si estrinseca con guadagni continui sul sottostante.
Tali guadagni oltre che fungere da incremento patrimoniale esercitano la funzione di ammortizzare le possibili perdite non coperte dalla vasca di protezione al termine del periodo.
Il tutto ha un suo equilibrio in termini probabilistici, che si vede al momento di tirare le somme.
Sta poi alla efficacia delle strategie di andata a mercato far pendere la bilancia delle probabilità a nostro favore.
Il metodo della vasca è un modo, ma di modi per organizzare surrogati degli stop loss con le opzioni ce ne possono essere altri.
Trovarne può essere una sfida molto intrigante.
D’altra parte basta rispondere a questa semplice domanda per capire la valenza dell’argomento.
La domanda è:
Voi lascereste il vostro portafoglio aperto in un luogo pubblico a disposizione di chiunque voglia prelevare dei soldi?
La risposta ovvia è: NO!
Ma allora perchè lasciate che sia il mercato, cioè estranei operanti in borsa, a decidere di prelevare soldi dai vostri conti, scegliendo LORO il momento di uscita a voi non favorevole, con il pretesto degli stop loss, che nella maggior parte dei casi producono perdite inutili?
Non è meglio essere VOI i protagonisti del vostro trading e decidere autonomamente quando accettare una perdita?
E’ possibile che gli stop loss altro non siano che un’invenzione per fare perdere soldi alla gente sfruttando le loro paure?
Se conoscete le Opzioni, veramente, non avete scuse!
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05-12-13, 15:38 #410
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Opzioni
Ciao sono da poco iscritto a questo sito...ho visto che fai parte del gruppo playoption di roma...vorrei sapere quando vi riunite...e se è possibile conoscere in qualche modo qualche iscritto x scambiare opinioni ,della mia zona che è quella dei castelli romani.
Grazie