Discussione: strangle short dicembre 2017
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20-02-17, 10:13 #1
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Avrei bisogno di chiarirmi un dubbio "esistenziale": riguardo le coperture, sulla cui funzione salva-vita non ci sono dubbi, è necessario sempre metterle al momento dell'avvio della strategia, oppure in alcuni casi è possibile averle "in canna" sotto forma di piano B pronto da attuare restando sempre con il dito sul grilletto (per mantenere la similitudine venatoria)?
Mi riferisco in particolare ad alcune strategie presentate in varie occasioni:
-> strategie mixed ladder "ABSO", in cui l'acquisto delle coperture è già predisposto nella struttura, e può essere attuato al bisogno
-> strategie tipo "vega in/vega out", in cui si parte con un delta sostanzialmente zero (come pure il gamma, ovviamente), e la correzione consiste nel riportarlo a zero quando tende a scostarsi.
Piccolo esempio personale: ho aperto sperimentalmente una strategia vega in/vega out sull'Eurostoxx, con 1 opzione per lato (al momento ho delta 1% 9 euro, gamma 0.01, theta 5.2, vega -252): ora è in guadagno di circa 200 euro e mi sento in una buona situazione per aspettare, come il ragno sulla tela, finchè la volatilità non darà i suoi frutti, ma non è questo che mi interessa, quanto piuttosto il fatto che se il sottostante domani dovesse crollare del 10% in un giorno, il che è possibile ma non certo frequente, con volatilità +10% (simulazione su what-if) il mio at now sarebbe di -1950 euro circa, il che, anche considerando l'aumento dei margini richiesto in questi casi, non è una cifra stratosferica (preciso che ho la possibilità di seguire le quotazioni con continuità, e di intervenire correggendo prima di arrivare a questo punto).
-> anche in qualche strategia tipo spread è stato consigliato di aspettare un po' nella fase di costruzione per vedere come va il mercato, per mettere poi le coperture a prezzi più favorevoli
Quindi riassumendo il mio dubbio è: le coperture vanno messe sempre subito in tutte le strategie, o è possibile, per alcune strategie ben selezionate, avere pronto un piano B da attuare? In ogni caso mi pare evidente che il rischio inaccettabile è fare una strategia scoperta e poi lasciarla là contando sulla buona fortuna, forse potendo seguire il mercato con continuità e avendo un piano pronto le cose potrebbero essere diverse?.
Grazie per il conforto.
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20-02-17, 12:23 #2
Ciao,
ti dico come faccio io, poi ci saranno pareri più esperti. Ho due modi:
1) Per strategie di delta, le coperture potrebbero essere un vantaggio in costruzione.
Se ad esempio all'interno di un segnale Long su un timeframe X ho un segnale short su un timeframe più breve di X,
inizio a mettere a mercato una Put di copertura a delta basso. Se il segnale sul Timeframe basso era corretto il
sottostante scenderà un po', e quando inverte e inizia a risalire potrò vendere la Put (es. ATM) in condizioni più favorevoli.
Invece se il segnale di timeframe X era sbagliato e il sottostante scende a piombo, tanto meglio, sono già in posizione.
Per contro se il segnale sul Timeframe minore era errato e mi schizza via verso l'alto, pace, venderò sempre ATM
con margini un pochino più elevati perchè probabilmente starò vendendo uno strike più alto. (Oppure si può pensare
a metodi alternativi per non smenarci nemmeno quello )
2) Per strategie dove il delta è meno importante e ho "necessità" di operare subito - per modo di dire, visto che
le opzioni non richiedono di operare in fretta di solito - metto tutto a mercato assieme se non ho la possibilità
di stare costantemente davanti al monitor, altrimenti metto prima la parte venduta (se devo fare in fretta) e aspetto
per vedere se va nella direzione giusta solo se posso stare sempre e costantemente davanti al monitor.
Tipo, nemmeno andare a farsi un caffè. Tanto per capirci, questo è quello che ha fatto Safilo in 10 minuti quando
c'è stata una notizia su un'azienda concorrente..
Quindi, niente caffè se non sei protetto
Dovremmo fare una pubblicità: pensaci prima, pratica solo opzioni sicure!
Loki-----------------------------------------------------------------
Preferisco le urla della battaglia al silenzio che ne segue.
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20-02-17, 18:47 #3
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Buongiorno a tutti,
discussione molto interessante, dove intravedo due temi: la strategia di Vega proposta da Tiziano ed il discorso più generale delle coperture.
Per quanto riguarda la strategia di Vega avrei le seguenti domande/spunti di riflessione:
- Tiziano ha dato indicazione, se ho capito bene, di ricercare lo stesso premio su Call e Put, ponendosi a circa delta 0,2.
Non ho capito perché ricercare lo stesso premio (partendo dalla call, ha specificato) e non porsi esattamente allo stesso delta quindi ricercare il Delta complessivo zero, ma partire necessariamente con delta diverso.
La strategia è fondamentalmente quella proposta per VegaIN/Vega OUT.
Non sarebbe quindi meglio scegliere scadenze più lontane (diciamo giugno o dicembre 2018) che beneficerebbero maggiormente di un calo della volatilità oppure c'è qualche motivo a parte lo spread che cresce con la scadenza che ci porta a non farlo ?
- Analizzando oggi il Volatility Index e il Vega IN/OUt sul DAX mi verrebbe da dire che la strategia era da aprire 1-2 febbraio. Da allora la volatilità si è già ridotta sensibilmente e ciò avrebbe dato già un ottimo guadagno alla nostra strategia. Ora però, anche in relazione al fatto che in assoluto la volatilità è a livelli abbastanza bassi (ovviamente può ancora scendere o rimanere a questi livelli per mesi, anche se non lo penso) non può essere considerato "tardi" per aprire questa strategia di volatilità ?
- Coperture: bisogna distinguere a mio avviso tra due casi che a livello generale sono:
1) avere delle coperture per evitare dei "disastri" (tipo acq put a 7000 e acq call a 16000), quindi comprate lontanissime dagli strike venduti a pochi spicci ma che presuppongono NECESSARIAMENTE agire molto prima (avendo simulato il caso con il What IF) perché non sono importi che si possono perdere. Questo necessità tipo di approccio richiede ovviamente di poter seguire costantemente i mercati.
2) Compro delle coperture molto vicine agli strike venduti. Si dorme serenamente, si possono non seguire i mercati, ma sappiamo che sarà fondamentalmente una figura perdente perché sarà una figura con buona parte dell'area sotto lo zero e/o rapporto profitto/rischio veramente sconveniente.
Ovviamente ci sono le vie di mezzo tra i due casi sopracitati.
Penso anche che si sia anche portati a fare in qualche modo confusione quando si parla di "strategia coperta".
A mio modo di vedere una strategia coperta è una strategia che parte con delle opzioni acquistate a copertura di strike venduti.
Una strategia scoperta prevede invece in partenza un rischio diciamo per semplificare "illimitato", ma nella realtà non vuole dire che guarderò il sottostante andare contro le mie opzioni vendute sperando che prima della scadenza ritorni nell'area di guadagno, ma bensì che mi coprirò e/o allontanerò lo strike venduto in qualche maniera (con scenario studiato con WhatIF) perché l'evolversi della strategia mi ha obbligato a farlo, ma la strategia che ho messo a mercato era una strategia scoperta. Personalmente questo non lo considero da "pazzi".
Può sembrare filosofia ma non si possono assimilare il caso di strategia scoperta con mosse predeterminate relative ad uno scenario avverso, con una strategia scoperta tipo metti a mercato e spera in bene.
Mi interessava specificare meglio l'argomento per un eventuale confronto sul tema (meglio dello strangle per parlare di coperture credo nulla ci sia ). Sottolineo però che non si può prescindere dal fatto che si seguano oppure no costantemente i mercati, dall'esposizione complessiva che si vuole avere e non ultimo (anzi forse la prima !) dalla propria capacità di gestire la posizione.
Domani comunque voglio lavorare sulla strategia proposta da Tiziano (credo solo in paper però....) con i diversi scenari e proporre relative correzioni.
Fabrizio
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21-02-17, 13:01 #4
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Ipotesi di strategia
Buongiorno,
provo a ipotizzare uno short strangle sul DAX con CALL e PUT vendute a delta = 0,2 circa e coperture molto molto distanti.
Partiamo quindi a delta circa zero (delta1% = -10€) sapendo che il problema di queste strategie è il Gamma. Nel nostro caso Gamma1% =-30€ circa.
Il Theta ci sarà sempre di aiuto e dovrà compensare il Delta che cercheremo di mantenere neutrale, sapendo però che la greca di gran lunga più importante sarà il VEGA.
Infatti una diminuzione di 1 punto di volatilità ci permetterà di incassare 230 € circa.
Il VI e l'indicatore VEGA IN/OUT sembrano dirci che forse non è il momento migliore per aprire una strategia di questo tipo, ma ci proviamo lo stesso.
Io personalmente per questo motivo principalmente, ma non solo, preferisco procedere in paper.
Ho ipotizzato possibili correzioni con l'insostituibile WhatIF, correzioni che saranno solo di delta, visto che comunque la volatilità a scadenza varrà zero ed avremo incassato il Theta.
Le possibili correzioni lato CALL e PUT sono le medesime.
Se il DAX arrivasse a 12.200 pt (siamo partiti a 11.875), potremmo rollare la Call venduta oppure procedere a fare la mossa che Tiziano insegna, tutto nell'ottica di riportarci ad un Delta circa 0.
A me personalmente piace di più quella di Tiziano.
Se fosse sotto attacco il lato PUT le possibili correzioni sono le medesime. Diciamo che si potrebbe intervenire a 11550 circa.
Se siamo partiti con meno contratti di quelli che volevamo mettere in gioco, un'altra possibilità, sempre per riportare il Delta a 0, sarebbe quella di aumentare l'esposizione, vendendo un'altra PUT sullo stesso strike (o eventualmente diverso) una volta raggiunti i 12.250. Comprerei anche una PUT di copertura sullo stesso strike della prima acquistata.
Ecco il payoff che ne risulterebbe.
Tiziano, durante l'incontro a Milano, se ho ben capito, ha illustrato che una possibilità era di intervenire SOLO nel caso il DAX arrivasse a toccare uno dei due strike, comprando a copertura il medesimo strike sulla scadenza più breve (a 2-3 settimane), acquisto che potrebbe dover essere riproposto su scadenze successive se il sottostante non tornasse all'interno dell'area di guadagno del nostro strangle.
Se non lo facesse dopo 3,4 volte entrerebbe con il sottostante (future se ho più contratti di opzioni venduti, ETF se no, presumo).
Vediamo ora come va.
Se ho scritto imprecisioni oppure qualcuno ha in mente altre correzioni sarebbe interessante che le condividesse.
Fabrizio
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22-02-17, 14:26 #5
Buongiorno a voi tutti,
scusate se mi permetto.....ma se usi opzioni a lunga scadenza la vera variabile da controllare è il solo VEGA che se ci pensi bene ti determina il delta!!....il perchè? lo hai postato tu il vega in/out ed il volatility index che ti fanno capire che si deve stornare!!..........quindi il mio consiglio quando si lavora con scadenze lunghe è semmai di vendere la call comprando la copertura e basta. Sfruttando il vega in discesa avrai determinato anche il delta!!....
Saluti
Ultima modifica di poket9; 22-02-17 alle 14:58
il tempo è un valore....controlliamolo!!!!
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22-02-17, 15:24 #6
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In realtà la questa discussione e la strategia proposta era legata a quella della quale si è parlato durante l'incontro di Milano. Ed era una strategia di Vega sul DAX.
Comunque guardando il VI e il Vega IN/OUT del FTSEMIB quello che vedo io è che la volatilità è molto bassa, che lascerebbe intendere mercati tranquilli, quindi in salita o laterali. La volatilità implicità potrebbe rimanere a questi livelli per 8 mesi (e trovarci quindi il FIB a 22000) oppure alzarsi domani del 20% (e quindi trovarci a 16000 in pochi giorni).
Beato te che sei sicuro dello storno, che anch'io, come te sono certo ci sarà. Purtroppo quello che non mi è dato sapere è quando ci sarà e da che livello .
Per quanto riguarda il tuo suggerimento, non so se ho capito bene, ma faccio esattamente il contrario: sempre long in particolare su scadenze lunghe (molto raramente apro strategie short, ma che dopo poco se nulla accade giro a long), sempre Theta positivo, e del VEGA me ne frego perché a scadenza varrà 0. Faccio solo molta attenzione ai margini e controllo sempre e solo il delta.
Da un anno e mezzo faccio così e funziona e l'anno scorso non è stato un anno tutto in salita e non senza forti movimenti !
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22-02-17, 15:52 #7
Essere short non intendevo scoperti....ma a spread semmai un pò otm con le put ......con margine bassissimo!!
Se poi fossimo sicuri del movimento potresti osare con le call vendendone una atm e coprirti con una otm.......con margine basso anche in questo caso.
E poi semmai correggere ogni tanto, ma con tutto il temppo per considerare bene le varie greche visto che la scadenza è luinghissima
Poi si sa la psicologia è soggettiva ed ognuno conosce bene se stessi !!
il tempo è un valore....controlliamolo!!!!
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05-05-17, 22:45 #8
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06-05-17, 07:04 #9
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Ciao Potter,
Si, con rollare la call intendo esattamente quello. Correzione che ha lo scopo di riportare il delta vicino allo zero e allontanare il break even.
Con le Put avrei fatto esattamente la stessa operazione fatta con le call, se ad essere sotto attacco fosse stato il lato put (delta che cresceva troppo) ma nel caso specifico non ce ne stato bisogno.
Il software delle immagini è l'eccezionale Iceberg di PlayOptions.
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06-05-17, 12:53 #10
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