Un caro saluto,
Vi leggo da tempo, ma è la prima volta che scrivo.
Prima di tutto un saluto e un ringraziamento al maestro Tiziano che ho seguito in vari interessantissimi convegni (Bologna, Rimini...).
Coglievo l'occasione per fare alcune considerazioni sulla tecnica della rollata in un iron condor.
Poniamoci nella condizione di una strategia non direzionale e perciò considero un iron condor a 30/40 gg. come la somma di uno strangle OTM (o ITM) venduto (per es. PUT e CALL a delta 0,30 o 0,70 se ITM) che fornisce il premio e di uno strangle DOTM comprato ( per es. PUT e CALL a delta 0,10) per la gestione dei margini, che considero un costo di assicurazione.
Nel momento in cui il prezzo colpisce uno strike venduto eseguo la rollatura dello strangle venduto, ricomprandolo e rivendendone un altro più centrato.
Ma normalmente ( a volatilità costante, in particolare se ho incassato poco theta) questa operazione, a causa del delta, si chiude consolidando una perdita o se va bene un utile molto piccolo considerando anche spread e commissioni.
Inoltre anche lo strangle comprato normalmente si è deprezzato a causa del theta.
Qundi nel momento in cui rollo, la maggior parte delle volte, mi trovo in una condizione peggiore di chi entra a mercato in quel momento vendendo direttamente gli strike OTM, e che, nel frattempo, ha potuto impiegare il proprio capitale in altre operazioni.
Queste considerazioni mi portano a pensare che sia conveniente entrare in posizione solo in prossimità della scadenza (con le opzioni weekly?), per evitare il più possibile le rollature, eventualmente sostituite da protezioni con i futures.
Oppure entrare in posizione su delle scadenze più lunghe solo se ci sono delle condizioni particolarmente favorevoli di volatilità.
Sono considerazioni corrette o sto clamorosamente toppando?
Ancora un saluto e un ringraziamento a chi vorrà rispondermi.
Alberto