Discussione: Covered call itm eni
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07-07-23, 18:38 #7
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Considerando che la borsa non favorisce nessuno, anzi deve mettere in parità tutti gli investitori, le due posizioni di vendita di una PUT sintetica (call+sottostante) e di una PUT naturale devono portare allo stesso risultato economico, cosa che a prima vista non sembra essere nel caso in esame.
Cerco di dare una spiegazione non accademica ma in termini semplici e intuitivi.
Il prezzo di una CALL ITM può essere visto come il valore implicito dell'opzione + un premio per il rischio che il venditore si accolla, legato al delta, alla vola ed al tempo.
Tralasciamo il premio di rischio che immaginiamo valga K e vediamo il valore implicito.
Il valore implicito di una CALL ITM vale S - X *e-rt, essendo S il valore del sottostante (al netto del dividendo), X lo strike price, r il risk-free rate e t il tempo a scadenza, (e è il numero di Eulero).
Perchè nell'equazione deve entrare anche il risk free rate? perchè la borsa appunto non fa favoritismi a nessuno.
Consideriamo l'investitore A che pensa che il titolo salirà nel prossimo anno e compra il titolo, e l'investitore B che pensa anche lui che il titolo salirà e compra una opzione call scadenza un anno; ora è chiaro che l'investitore B ha il vantaggio immediato di non dover sborsare la cifra X fino all'anno prossimo e quindi può investire la cifra X al tasso r, conseguendone un guadagno, quindi tra un anno si troverebbe in vantaggio sull'investitore A che invece ha sborsato subito l'intera cifra.
Per riportare la situazione in parità l'investitore B dovrà pagare (oltre alla differenza netta tra sottostante e strike) una cifra aggiuntiva pari a X*(1-e-rt) che sono appunto agli interessi che lui potrà maturare sul capitale X per un anno.
In maniera speculare, il venditore della CALL incasserà quegli interessi che il compratore ha dovuto sborsare.
Nel caso di specie su ENI, la vendita della CALL sarà remunerata dal premio K e dalla somma degli interessi al tasso r sul capitale X, ed è solo una coincidenza che tale remunerazione sia circa pari al dividendo incassato.
Quindi non si incassa il dividendo ma la somma degli interessi r sul capitale X (pari a X*(1-e^-rt)) + il premio di rischio K.
Come controprova effettuando la medesima operazione su un titolo che non paga dividendo si ha un risultato molto simile:
AMAZON vendo call strike 95 a 360 DTE e compro 100 azioni -> incasso 790 $ a fronte di un costo di circa 8700 $ per ordine combo BUY WRITE, risultato 9%
AMAZON vendo PUT strike 95 360 DTE -> incasso solo 360 euro, e questo conferma che gli interessi su X vengono a favore del venditore di CALL e non di PUT.
Peraltro il venditore di PUT può investire il capitale (che ha risparmiato sull'acquisto dei titoli) al tasso r ricavandone un reddito aggiuntivo, tramite un opportuno strumento finanziario.Ultima modifica di Denis Moretto; 07-07-23 alle 21:38